Ieri a Roma presso la Sala della Regina di Montecitorio durante il convegno intitolato “La Polizia di Stato con le donne”, la presidente della camera dei deputati, Laura Boldrini, ha dipinto la Basilicata come una regione arretrata in termini di mancata rappresentanza femminile nelle istituzioni locali.
Durante il suo intervento ha spiegato che, nei Consigli Regionali italiani, la maggiore presenza femminile si rileva in quelle regioni dove c’è la doppia preferenza di genere come avviene per esempio in Emilia Romagna, Toscana e Campania.
Poi ha continuato dicendo:
“Se guardiamo ad altre regioni che ne sono prive abbiamo tutt’altro panorama. In regioni come la Calabria ne troviamo soltanto una e addirittura in Basilicata nessuna. In Basilicata la voce e il pensiero delle donne, non c’è”.
A breve la situazione potrà essere ribaltata grazie ad una legge approvata dalla camera dei deputati secondo la quale: qualora la legge elettorale preveda l’espressione delle preferenze in ciascuna lista i candidati siano presenti in modo tale che quelli dello stesso sesso non eccedano il 60% del totale e sia consentita l’espressione di almeno due preferenze, di cui una riservata a un candidato di sesso diverso, pena l’annullamento delle preferenze successive alla prima.
Qualora siano previste liste senza espressione di preferenze, la legge elettorale deve disporre l’alternanza tra candidati di sesso diverso in modo che i candidati di un sesso non eccedano il 60% del totale.