“L’aumento dei prezzi di energia elettrica, gas e altri combustibili ad ottobre 2022 è stato del 135% su base nazionale, con una stangata a famiglia pari in media a 1.820 euro in più in un anno”.
È quanto si legge su Today che precisa:
“In alcune città tra le 70 monitorate dall’Associazione nazionale consumatori si è superato addirittura il 160%.
L’inflazione, che ha raggiunto ad ottobre la percentuale record dell’11,8%, ha inciso in modo diseguale sugli aumenti, che non sono gli stessi in tutti i luoghi.
Infatti, generalmente, i prezzi in città crescono più velocemente rispetto alle periferie, e al nord più che al sud.
A tal proposito l’Associazione nazionale consumatori ha stilato due classifiche: una riguarda le città più ‘virtuose’, dove gli aumenti sono stati ‘minori’, e un‘altra quelle più tartassate, dove invece la crescita dei prezzi è stata maggiore rispetto alla media nazionale.
Tra le città più virtuose, classificatesi dal decimo al quarto posto, si segnalano:
- Cosenza (+118,9%);
- Avellino (+116,8%);
- Gorizia (+116,4%);
- Reggio Calabria (+115,8%);
- Catanzaro (+115,6%);
- Caserta (+110,2%);
- Benevento (+109,4%).
In questa speciale classifica al terzo posto si piazza Napoli, che registra un +108,3%.
Alle spalle della prima in classifica troviamo invece Aosta: il capoluogo di regione ha registrato un +98,3%.
‘Vince’ Potenza, in Basilicata: la città ha registrato un aumento dei prezzi pari al +96,1%.
Il capoluogo della regione è perciò il solo, insieme ad Aosta, a non aver raddoppiato le tariffe.
Tra le città più tartassate, classificatesi dal decimo al quarto posto, si segnalano:
- Imperia (148,1%);
- Biella (+148,3%);
- Vercelli (+148,5%);
- Massa Carrara (+150,3%);
- Alessandria (+151%);
- Lodi (+151,2%);
- Bologna (+151,7%).
Sul gradino più basso del podio c’è Teramo: la città abruzzese ha registrato un aumento dei prezzi pari al +152,2%.
Davanti a Teramo si posiziona invece Terni, in Umbria: in città le spese per luce e gas hanno compiuto un balzo del +160,7%.
E in prima posizione si distingue un’altra città umbra, Perugia: nel capoluogo di regione il prezzo delle utenze è salito addirittura del +163,8%”.