L’amministratore delegato dell’Eni Claudio De Scalzi, in un’intervista riportata su Avvenire si è pronunciato nuovamente sul tema “Ambiente” definendosi molto amareggiato per quanto accaduto in Basilicata.
Circa la chiusura del Centro Oli Eni di Viggiano ha detto:
“In val D’Agri al di là delle condotte di alcuni singoli che dovranno essere verificate nel merito, l’impianto rispetta le best practice internazionali e abbiamo tutti i certificati e le autorizzazioni, altrimenti non avremmo investito miliardi.
Abbiamo operato con correttezza, fatto ricorso contro la chiusura dell’impianto di Viggiano e chiederemo ora un incidente probatorio, ossia di poter verificare in contraddittorio i complessi aspetti tecnici dell’impianto o comunque di rivedere la misura del sequestro.
Ribadiamo la massima collaborazione alla magistratura, vogliamo andare fino in fondo e che sia fatta chiarezza.
Vorrei sottolineare che gli esiti delle perizie indipendenti che abbiamo promosso non solo ribadiscono la correttezza dell’impianto, ma anche l’assenza di un rischio sanitario e ambientale.
Chiederemo una nuova perizia di parte terza per stabilire come stanno le cose”.
De Scalzi ha poi sottolineato l’importanza di investire sulle energie rinnovabili visto che l’Italia importa il 90% delle risorse energetiche senza illudersi che queste possano bastare ed in questo contesto ha ribadito la necessità di avere petrolio italiano.