DISSESTO FINANZIARIO A POTENZA: QUESTE LE PRECISAZIONI DEL SINDACO

In merito ad alcune dichiarazioni rilasciate di recente, il sindaco Dario De Luca, in una nota del Comune di Potenza, ha precisato come abbia:

“più volte ribadito al consigliere Carretta che negare l’evidenza delle condizioni di dissesto finanziario della Città di Potenza risulti un esercizio assolutamente inutile, in quanto è notorio che la matematica non sia un’opinione.

E’ evidente che il consigliere Carretta ha tutto l’interesse a coprire la ‘malagestione’ del passato, essendo lui stato un sostenitore delle precedenti Amministrazioni, ma deve necessariamente farsene una ragione in merito al fatto che, tale ‘malagestione’ ha causato il dissesto finanziario che ha determinato gravi danni alla Comunità potentina, con significative ripercussioni economiche e sociali”.

Continua la nota:

“I dati corretti relativi alla situazione della massa passiva del dissesto, così come presenti nella delibera di Giunta n. 108 del 5 agosto 2016, sono sinteticamente i seguenti:

  • importo complessivo massa passiva pari a euro 46.046.533,92 (di cui euro 38.266.330,26 in favore del Comune).

L’Organo terzo a cui si fa riferimento, l’O.S.L., a norma dell’art. 252 Tuel, ha esclusivamente le attribuzioni, relativamente ai fatti e atti di gestione al 31 dicembre 2013, di provvedere:

  • alla rilevazione della massa passiva;
  • all’ acquisizione e gestione dei mezzi finanziari disponibili ai fini del risanamento, anche mediante alienazione di beni patrimoniali;
  • alla liquidazione e pagamento della massa passiva.

Sia il Commissario ad acta nominato dal Ministero dell’Interno, sia il Collegio dei Revisori dei Conti sono gli unici soggetti terzi preposti all’attestazione della sussistenza delle condizioni di dissesto e si sono espressi inequivocabilmente in tal senso.

Sotto il profilo squisitamente tecnico-contabile, a norma dell’articolo 244 Tuel, si ha ‘stato di dissesto finanziario’ se l’Ente non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili, ovvero esistono nei confronti dell’Ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte con le modalità di cui agli articoli 193 e 194 Tuel.

Nel caso di specie il Comune di Potenza è stato impossibilitato a chiudere il bilancio di previsione 2014, non certo per il solo disavanzo di amministrazione, ma principalmente per uno squilibrio della gestione di competenza, certificato dall’Organo di Revisione contabile, di complessivi 45.000.000,00 di euro nel triennio 2014/2016 (25.000.000,00 nel 2014, 10.000.000 nel 2015 e 10.000.000 nel 2016)”.