DUE FRATELLI DALLA GUERRA IN SIRIA AL LICEO PASOLINI DI POTENZA: “SIAMO CONTENTI DI STARE QUA”

Due fratelli siriani originari della città di Aleppo hanno cominciato da pochi giorni a conoscere l’ambiente scolastico del Liceo Scolastico “Pasolini” di Potenza.

I loro nomi sono Awika Gaby, di anni 19 (ritratto in foto con il Dirigente Scolastico Prof. Giovanni Latrofa) e la sorella Awika Nancy, 17 anni compiuti, ma non ancora maggiorenne ai sensi della legge italiana.

Per loro da poche settimane è iniziata l’esperienza scolastica presso la IV C del Liceo “Pasolini” di via Anzio a Potenza.

Spiegano i due fratelli Awika (intervallando un buon inglese con un italiano comunque già incoraggiante):

«Tutto okay, siamo contenti di stare qua siamo a nostro agio con professori e compagni».

Dopo un incontro tecnico tenutosi a Gennaio sempre presso la struttura del “Pasolini” di via Anzio, tra il Docente Referente sui Progetti Accoglienza ed Integrazione – prof.ssa Emma Tripaldi – e i due ragazzi di Aleppo che sono ospitati presso la Casa Famiglia Don Tonino Bello di Potenza, i due giovani siriani sono da poco diventati studenti del “Pasolini” a tutti gli effetti.

L’incontro con i due fratelli originari di Aleppo, città della Siria settentrionale dove incombono problematiche anche di guerra assai note, ha confermato la bontà e l’importanza del processo di integrazione di alunni stranieri nell’ambito delle scuole italiane, promosso dalle Linee Guida del Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) del 2006 e poi del 2014.

Spiega il Preside del Pasolini Prof. Giovanni Latrofa:

«L’accoglienza dei ragazzi stranieri, l’incontro con l’alunno, la proposta di assegnazione della classe, l’inserimento nella stessa e l’educazione interculturale fanno parte di una serie di fasi che abbiamo voluto seguire con grande volontà e determinazione ci inorgoglisce far parte di quegli Istituti che credono nella predisposizione di metodologie e strumenti didattici atti a favorire l’inserimento e l’apprendimento della lingua italiana da parte di studenti stranieri».

I nostri auguri a questi ragazzi per il nuovo percorso intrapreso.