È STATA FATTA GIUSTIZIA PER GIUSEPPE, L’OPERAIO RIMASTO UCCISO NEL PIAZZALE DELLA “SIDERPOTENZA” MENTRE LAVORAVA

È STATA FATTA GIUSTIZIA PER GIUSEPPE, L'OPERAIO RIMASTO UCCISO NEL PIAZZALE DELLA “SIDERPOTENZA” MENTRE LAVORAVA

 

Ad 8 anni dall’incidente ferroviario all’interno dello stabilimento siderurgico “Siderpotenza” (con sede nel nel capoluogo lucano) è stata fatta giustizia per Giuseppe Santoro, il giovane operaio rimasto ucciso mentre lavorava nel piazzale dello stabilimento.

Il Tribunale di Potenza ha condannato a quattro anni di reclusione, per omicidio colposo e disastro ferroviario, Donato Romaniello, macchinista alla guida del treno “impazzito” che, dopo aver sfondato il cancello della ex Siderpotenza, provocò la morte dell’operaio.

Nel procedimento erano imputate altre sette persone, Giuseppe Calabrese, Giuseppe Paciello, Giuseppe Paglialonga, Vito Mecca, Emilia Mecca, Michele Peluso e Antonio Moles tutte assolte.