Ormai con il mercato libero dell’energia elettrica, le diverse compagnie distributrici del servizio tartassano gli utenti tramite tutti mezzi di comunicazione possibili: dalle mail al telefono.
Fin qui è tutto lecito, il problema sussiste quando un agente procacciatore addetto alla chiusura dei contratti a favore della compagnia per la quale lavora, falsifica i documenti ed effettua contratti senza il consenso degli stessi utenti.
È quanto avvenuto ad una famiglia di Barile (Potenza) che al rientro dal Piemonte si è ritrovata l’abitazione senza corrente elettrica perché tempo addietro è stata fatta la scelta di cambiare gestore, ma senza saperne nulla.
A seguito di un’immediata denuncia ai Carabinieri si è scoperto che il titolare e un dipendente di un’agenzia di Torino aveva falsificato le firme del proprietario della casa per “far lievitare il volume d’affari” dell’agenzia stessa, incaricata da una società di “procacciare contratti”.
Per i due è scattata quindi una denuncia per truffa aggravata e falsità materiale commessa dal privato in copie autentiche di atti pubblici.