GRAVI PROBLEMI PER IL NUMERO SANITARIO 118, SE NON SI PRENDERANNO SUBITO DEI PROVVEDIMENTI CI SARANNO PROTESTE IN TUTTA LA REGIONE!

“Se oggi il 118 è operativo in Basilicata è grazie al buon senso degli operatori che quotidianamente si sottopongono al lavoro straordinario, a frequenti rientri in servizio da ferie e riposi, ad improvvise variazioni della turnazione nonché della sede di lavoro”.

Lo hanno annunciato le organizzazioni sindacali Uil Fpl, Fials e Fsi, in una nota sottolineando che:

Il silenzio delle istituzioni sta diventando sconcertante di fronte ad un problema che presto potrebbe compromettere ulteriormente il funzionamento del “118” lucano.

Più volte le scriventi OO.SS. si sono fatte portavoce di problemi che da tempo meritavano una risoluzione.

Di tutti questi problemi se ne è discusso nei giorni scorsi nel corso dell’assemblea dei lavoratori del comparto del 118, durante la quale si è deciso principalmente di intraprendere dure iniziative nei confronti delle Aziende Sanitarie Locali, maggiormente l’ASP, che in maniera cronica utilizza lo straordinario come fattore ordinario di programmazione del lavoro.

È emerso, inoltre, che ancora vi è un trattamento economico differente tra gli operatori del DIRES dipendenti dell’ASM e quelli dell’ASP.

Infatti, sono anni che facciamo notare che vi è una sperequazione che consiste in una indennità di rischio ai sensi dell’Art. 44 del CCNL, riconosciuta solo dall’ASM.

Il lavoro dell’Infermiere o dell’autista nell’ambito del 118 non possono essere paragonati a quello dei colleghi che operano in un ambiente protetto quale la struttura ospedaliera, in quanto  questi professionisti sono costretti ad operare sulla strada a prescindere dalle condizioni atmosferiche ed in situazioni di emergenza, gestiscono pazienti di cui non si conosce alcuna storia clinica e molto spesso devono fronteggiare anche situazioni che richiedono oltre alle competenze professionali anche una certa fisicità”.

Per queste ragioni Uil Fpl, Fials e Fsi se entro 10 giorni non otterranno un incontro con l’assessore competente, attiveranno manifestazioni di protesta fino a proclamare lo sciopero.