INCHIESTA CALCIOPOLI, PER LA CASSAZIONE IL POTENZA CALCIO NEL 2010 NON ERA UNA ASSOCIAZIONE A DELINQUERE DI STAMPO MAFIOSO!

 

Nel 2010 il Potenza Calcio finì nel mirino della giustizia per il caso “Calciopoli“.

Si parlò di una vera e propria associazione a delinquere di stampo mafioso sul Potenza Calcio, che avrebbe messo in atto un giro di scommesse e violenze per intimidire avversari e tifosi.

Ieri si è pronunciata la Cassazione secondo la quale la società rossoblù all’epoca dei fatti era un’associazione a delinquere semplice, non di stampo mafioso.

Anche le condanne di 2 persone giudicate con il rito abbreviato, il pentito Antonio Cossidente (4 anni) e Michele Scavone (2 anni e 4 mesi), sono state annullate con il rinvio a Salerno.

Ricordiamo che nell’ambito di questo processo pendono accuse nei confronti di altre 10 persone, che saranno giudicate con il rito ordinario.

Adesso che la Cassazione ha stabilito che la traccia mafiosa non c’è, si attendono le decisioni dei giudici di Salerno.