LOTTA ALLA POVERTÀ IN BASILICATA: IL FORTE APPELLO ALLE ISTITUZIONI DI MONSIGNOR LIGORIO! LE SUE PAROLE SONO STATE…

L’Arcivescovo della Diocesi di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo, Monsignor Salvatore Ligorio, lancia un appello sulla povertà che stà investendo la nostra regione:

“Ulteriore precarizzazione dell’occupazione, aumento del 13% delle famiglie che fruiscono di un aiuto alimentare, una sensibile diminuzione del numero di coloro che escono da una condizione di grave deprivazione, con la povertà che colpisce in particolare le giovani famiglie con figli, un tasso di dispersione scolastica che invita alla riflessione.

La Chiesa locale (principalmente attraverso la Caritas) prosegue il suo percorso che, soprattutto nell’ultimo triennio, si è concentrato sulla promozione dell’agio familiare, sostituendo l’assistenzialismo tout court con un programma di ‘emancipazione’ dei poveri.

Le parrocchie rafforzino sempre più il proprio ruolo missionario, secondo la strada indicata da Papa Francesco di Chiesa in uscita, incontrando sul territorio le diverse forme di povertà, in un percorso interparrocchiale affiancato dalla Caritas.

La Chiesa è un ‘ospedale da campo’, mentre è necessario che le Istituzioni affrontino il problema in maniera organica, strutturata e ordinata per corrispondere realmente alle esigenze delle famiglie in difficoltà.

La comunità di base deve mostrarsi sensibile, evitando la poco edificante posizione di chi scarica su altri una responsabilità che invece coinvolge tutti (seppur in maniera differenziata) a seconda del ruolo che si è chiamati a ricoprire.

La comunità credente e quella in cerca di Dio deve essere pronta all’ascolto, disponibile all’accoglienza e votata alla fraternità.

Solo così un suo progredire in umanità può e deve diventare la vera ricchezza per la dignità delle persone, nella convinzione che la speranza, fondata sulla vera Verità, non delude”.

Per Giuseppe Potenza (DC-Libertas Basilicata) istituzioni, politica e volontariato, con in testa Caritas e Parrocchie, attraverso un Patto contro la povertà devono raccogliere l’appello lanciato dall’Arcivescovo di Potenza, Monsignor Salvatore Ligorio.

L’esponente DC-Libertas Basilicata, in merito, ha dichiarato:

“Nella concretezza delle risposte portate avanti a livello locale, tanti soggetti sono abituati ad unire gli sforzi e a realizzare insieme interventi contro l’esclusione sociale, in innumerevoli territori.

Fare della povertà una priorità della politica nazionale e locale costituisce, oggi, una sfida insieme decisiva ed assai complessa : per vincerla è necessario un salto di qualità.

Si tratta di unire le forze e percorrere insieme un cammino finalizzato a promuovere l’introduzione del Reddito d’Inclusione Sociale nel nostro paese, come sostenuto dall’Alleanza contro la povertà, coordinamento di organizzazioni del mondo cattolico.

Se (come ci auguriamo) il Reis diventerà realtà, gli aderenti al Patto si impegneranno ad assicurarne la migliore attuazione possibile. Per noi, al di là del reddito contro la povertà, sono necessarie tre cose:

  • Rendere sostenibile un moderno sistema dei servizi alla persona attraverso la responsabilizzazione, il coinvolgimento e la valorizzazione di tutti i soggetti pubblici e privati del settore sociale e delle imprese al fine di mobilitare risorse aggiuntive a quelle pubbliche;
  • Far fronte all’incremento della domanda di servizi alla persona determinato dall’invecchiamento della popolazione, dall’aumento delle persone non autosufficienti, dalla maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e dalla crescita di famiglie monoparentali;
  • Disporre di un modello universale, flessibile e personalizzato di voucher per l’erogazione dei servizi alla persona nel quale convergano gli analoghi sistemi gestiti dallo Stato, dalle regioni, e dai comuni.

Nell’Anno Santo della Misericordia è indispensabile un ripensamento globale di tutto il sistema (secondo la logica della solidarietà) che incroci necessariamente la cruciale questione della partecipazione con un maggiore protagonismo di chi rappresenta realmente i valori cattolici ed è ancora minoritario.

E’ questo il modo più efficace di non lasciare sola la Chiesa che, come dice efficacemente Monsignor Liborio, è un “ospedale da campo””.