PARTECIPAZIONE E TANTE PRENOTAZIONI PER LA FERMATA DELLO STORICO TRENO NEL POTENTINO

La prima tratta della ferrovia Rocchetta – Avellino riapre ai treni storici: già centinaia le prenotazioni giunte per la riapertura della storica ferrovia.

Musicisti e tanti appassionati sono pronti ad accogliere l’arrivo del treno di Lunedì 22 Agosto a Ruvo del Monte (Potenza).

L’appuntamento è previsto Lunedì 22 Agosto alle 14:45 dove grazie all’iniziativa della Fondazione FS, il primo convoglio proveniente da Foggia, fermerà nella stazione di Rocchetta Sant’Antonio con destinazione Conza – Andretta, da dove ripartirà per il viaggio di ritorno alle 19:55.

Sarà il primo treno a ripercorrere gli storici binari chiusi al traffico dal 2010, riaperti dopo i lavori di riqualificazione realizzati grazie alla Fondazione FS e Rete Ferroviaria Italiana.

Intervento completato sui primi 40 chilometri della linea.

Altri treni storici si aggiungeranno nelle giornate del 23, 26 e 27 Agosto, in occasione dello “Sponz Fest” di Calitri, la kermesse artistica diretta da Vinicio Capossela e dedicata quest’anno proprio alla riapertura della storica linea ferroviaria.

I passeggeri sperimenteranno il fascino delle storiche carrozze Centoporte – risalenti agli anni ’20 e ’30 e Corbellini – degli anni’50 e – trainati da una locomotiva diesel degli anni 60 – potranno vivere l’esperienza di un viaggio indietro nel tempo, nel cuore verde dell’Irpinia.

Possibile anche l’acquisto a bordo del treno, senza sovrapprezzo, compatibilmente con la disponibilità di posti.

Il costo del biglietto di corsa semplice Foggia – Conza o viceversa è di 5 euro; 2,5 euro quello fra Rocchetta e Conza o viceversa.

I bambini fino a 6 anni di età viaggiano gratuitamente.

La linea Avellino–Rocchetta Sant’Antonio, inaugurata nel 1895 per volontà di Francesco De Sanctis, è lunga 120 km e attraversa le regioni Campania, Basilicata e Puglia, percorrendo le valli del Sabato, del Calore e dell’Ofanto e passando dai 217 metri sopra il livello del mare di Rocchetta ai 672 metri di Nusco.

Lungo il percorso si incontrano 31 stazioni, 58 tra viadotti e ponti metallici e 19 gallerie, manufatti di pregevole (e talvolta unico) valore architettonico e ingegneristico.

Un binario tanto tortuoso quanto affascinante e che ricama, inserendosi perfettamente nel verde del territorio .

Una ferrovia dei silenzi, per i paesaggi ampi e riposanti che offre dal finestrino del treno.

Il Direttore della Fondazione FS Italiane, Luigi Cantamessa ha commentato:

“Una grande opportunità turistica per questi territori e che meritava l’investimento da parte della Fondazione FS”.

Fernanda Ruggiero, consulente turistica e Presidente della Onlus La Strada dei Fiori e delle Preghiere di San Fele, ha dichiarato:

“Un progetto Turistico per la valorizzazione del Turismo lento.

Nel 2015 a San Tommaso del Piano abbiamo annunciato questa volontà, allora più di trecento persone arrivarono con pullman ed auto per partecipare e cantare con gli amici irpini e lucani, lunedì saremo in tanti, tantissimi e questo non può che rendermi felice.

Da irpina di origini e oggi lucana per scelta, credo moltissimo nello sviluppo di questa ferrovia, troppe volte mi sono ritrovata in fila di sera sull’Ofantina con bisarche stracolme di auto, in una strada che oggi non riesce più a contenerle, il treno, questo treno, permetterebbe a tanti di compiere in tranquillità il viaggio verso Foggia o verso Avellino e aiuterebbe i numerosi amministratori locali interessati a ricevere un turismo ecosostenibile, motore di sviluppo di questi incontaminati nostri territori”.