Continua a Potenza l’iniziativa de “La Basilicata Possibile” per sollecitare le istituzioni a mettere in campo un progetto articolato per l’infanzia e l’adolescenza, che parta dall’ascolto delle loro esigenze, dai loro desideri.
“Non più rinviabile la costruzione delle infrastrutture sociali (dai trasporti agli spazi liberi di incontro) necessarie alla realizzazione di una vita più autonoma e più ricca di opportunità di incontro e di crescita.
È questo il senso dell’incontro di Venerdì 17 giugno (dalle 16:45 alle 19:00 presso il CESTRIM) durante il quale presenteremo ‘IL TEMPO SOSPESO’, una video-indagine sulla condizione degli adolescenti della città promossa dal Gruppo Consiliare de La Basilicata Possibile con la regia di Salvatore Laurenzana.
Una testimonianza diretta di 15 giovani di Potenza che ci aiuta a capire ciò che di solito risulta incomprensibile e inaccessibile alle istituzioni.
Oggi chiediamo un piano d’azione specifico che metta a disposizione dei nostri adolescenti spazi e opportunità di incontro e di crescita che la città oggi non offre.
Questo significa luoghi sicuri, ad accesso libero e gratuito ove incontrarsi, sperimentare la propria creatività, ascoltare musica, leggere un libro, vedere un film.
Luoghi dove ragionare insieme agli altri condividere problemi ed emozioni oppure dove andare semplicemente per vedere che succede, o perché non si sa dove altro andare.
Significa trasporti pubblici adeguati a muoversi autonomamente nella città senza dover dipendere da (ma anche ossessionare) genitori o amici più grandi per chi li ha.
A volte la mancanza di trasporti pubblici adeguati ha determinato il fallimento di progetti importanti contro la povertà educativa oppure per la vita autonoma di ragazzi diversamente abili.
Significa affermare un innovativo Welfare culturale dove la cultura gioca il suo ruolo fondamentale per la socializzazione, lo sviluppo della creatività, della condivisione, dello star bene insieme.
Significa immaginare e realizzare una rete di infrastrutture sociali che possano supportare le famiglie nell’educazione e cura dei bambini e degli adolescenti.
Infrastrutture sociali che sono fondamentali per alleggerire il lavoro di ‘cura’ per le donne e, nel contempo, dare la possibilità a bambini e ad adolescenti di arricchire la loro cultura, allenare la creatività e abituarli a cooperare e socializzare con i loro coetanei – possibilità di cui sono spesso privati i bambini di famiglie con condizioni socio-economiche non agiate, contribuendo così ad allargare il gap di disuguaglianza di opportunità che caratterizza sempre di più il nostro secolo”.
Di seguito la locandina con i dettagli dell’evento.