E’ calato il sipario sulla prima edizione del Latronico Film Festival in programma al Cinema Nuova Italia di Latronico dall’1 al 4 dicembre, con serata conclusiva sabato 9 dicembre.
Il tema di quest’anno era quello dell’acqua.
Tra gli ospiti Sergio Gamberini, presidente di Ocean Reef Group e creatore dell’orto di Nemo, il primo orto subacqueo al mondo, progetto eco sostenibile tutto italiano; Rasshi Bhatt che ha presentato un progetto speciale in anteprima dedicato all’India, una delle nazioni più inquinate del pianeta; Katia Ricciarelli, Giampiero Mughini, Ornella Muti, Soul orchestra, Gospel Singers, Renanera.
Nel corso del Festival si sono svolte proiezioni e workshop formativi sul cinema per gli studenti e un convegno sull’agrobio diversità.
I corti selezionati dalla giuria, provenienti da tutto il mondo, sono stati apprezzati per la loro qualità artistica.
Il premio speciale per il miglior lungometraggio internazionale è stato assegnato al regista boliviano Alejandro Loayza Grisi per il film Utama – Le terre dimenticate che racconta la storia di una coppia dell’altopiano boliviano, indecisa se lasciare la propria terra oppure no. In questo film la carenza d’acqua diventa un tema importantissimo, facendoci tornare al tempo in cui erano proprio i corsi d’acqua e le fonti idriche a decretare la nascita delle civiltà: solo dove c’è acqua c’è vita; quindi, soltanto in una terra ricca d’acqua l’uomo può prosperare.
Per quanto riguarda i cortometraggi la giuria del Latronico Film Festival all’unanimità ha assegnato ex aequo i premi per la miglior sceneggiatura e per la miglior regia al documentario “Field of vision” (Sud Africa), di Francois Werster e Simon Wood, e al corto di finzione “Riscaldamento locale (Italia), di Manuel Vitali.
Al primo perché, in nome dell’acqua come bene pubblico, restituisce un opportuno cinema di militanza senza rinunciare a un ben calibrato sguardo d’autore.
Al secondo per la capacità di unire in sé narrazione e stile, con un’attenzione necessaria alla carenza sempre più drammatica dell’acqua per via delle frequenti ondate di siccità, specie nel nostro sud; il tutto in un bianco e nero affatto compiaciuti, che ci ricorda il cinema di Ciprì e Maresco.
Sezione Animazione “In una Goccia” (Italia) di Valeria Weerasinghe, “Impianto narrativo magnificamente articolato sia per l’estetica che per il contenuto, altamente corrispondente alle finalità della prima edizione del LFF.
Significativa è la capacità immediata e iconica della rappresentazione del tema.” Menzione speciale a Varken – PIG (Paesi Bassi) di Jorn Leeuwerink: pur essendo il soggetto del lavoro non legato al tema dell’acqua, rappresenta attraverso una storia avvincente e una tecnica accattivante il tema del consumo delle risorse energetiche, evidenziando gli effetti del consumismo e le sue implicazioni sociali, con una riflessione delicata e non scevra di consapevole e amara ironia.
Le segnalazioni della giuria Junior invece sono state le seguenti: per la sceneggiatura il corto Una fiaba inquinata (Italia) di Elena Zecchin. Miglior regia e animazione Footsteps on the wind (UK, Brasile, USA) di Maya Sambar, Fago Melo e Gustavo Leal. Menzione speciale al documentario Seed Boom (Italia) di Angelo Urgo e Luca Walter Mariani.
Di seguito la locandina con i dettagli.