Potenza, rubavano la carta bancomat in un momento di distrazione: due persone nei guai! Ecco come agivano

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa del Procuratore Distrettuale Francesco Curcio.

Ecco quanto riportato:

“Nel contesto delle attività continuamente svolte da questo Ufficio e dalla Polizia Giudiziaria per contrastare il grave fenomeno dei reati predatori in danno di soggetti vulnerabili ed anche al fine di rappresentare all’opinione pubblica sia il grave pericolo rappresentato da tali reati che il modo di operare dei soggetti dediti a tale diffusa forma di criminalità, in modo da consentire a tutte le famiglie lucane di prendere le opportune misure precauzionali, si comunica:

  • Che lo scorso 9 novembre 2023, su disposizione di questa Procura della Repubblica, la Squadra Mobile di Potenza ha tratto in arresto, a Napoli, D’Ascia Massimiliano (52enne) e Criscuolo Raffaele (35enne), in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari emessa dal GIP su richiesta di questo Ufficio in quanto gravemente indiziati di essere gli autori di diversi furti perpetrati con l’utilizzo della tecnica della “gomma bucata” e dei successivi prelievi fraudolenti con l’utilizzo delle carte bancomat delle vittime.

I fatti risalgono a marzo ed a luglio e si sono verificati nei pressi di un noto supermercato di Potenza.

In particolare, gli arrestati, dopo aver forato uno pneumatico di un’auto in sosta nel parcheggio del centro commerciale, attendevano che la stessa ripartisse e la seguivano a breve distanza.

Infine, quando la vittima si fermava dopo poche centinaia di metri per sostituire la ruota o semplicemente per constatare il danno, gli arrestati riuscivano ad impossessarsi della borsa poggiata sui sedili dalle vittime, sfruttando la loro distrazione.

Oltre a impossessarsi del denaro contante presente nella borsa, effettuavano anche dei prelievi con le carte bancomat delle vittime.

Ai fini dell’individuazione dei soggetti gravemente indiziati (per cui vale comunque la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna) è stata determinante l’analisi delle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza del centro commerciale e le successive attività svolte con la collaborazione di altre Questure”.