POTENZA: TRASPORTI, DIFFERENZIATA E GESTIONE DEI RIFIUTI, “IL SINDACO PRENDA ATTO DEL SUO FALLIMENTO”

“Dopo il conclamato insuccesso del comizio in piazza Matteotti, il sindaco De Luca preferisce il chiuso della Sala dell’Arco per replicare alle opposizioni di centrosinistra, insieme al suo fedelissimo assessore e collaboratore, sulla raccolta differenziata in città.

E lo fa con i toni che ormai abbiamo imparato a conoscere: attacca quando viene attaccato dalle opposizioni, perché proprio non ci sta ad accettare le oggettive critiche sulla scarsa trasparenza e inefficienza della sua gestione amministrativa”.

E’ quanto sostengono in una nota congiunta i consiglieri comunali della Città di Potenza, Carretta, Campagna e Fiore che aggiungono:

“invece di rincorrere l’opposizione che giorno per giorno, anche sotto la spinta dei cittadini, ormai stanchi di vedere la propria città precipitare nell’assoluto immobilismo, contesta la inefficienza del suo operato, bene farebbe il sindaco a risolvere i problemi, a dare risposte vere per iscritto alle interrogazioni che gli vengono presentate su questioni strategiche, quali il trasporto, la raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti, che ormai hanno assunto un carattere farsesco.

Il contratto sul trasporto pubblico urbano, che non funziona, è gravato sin dall’inizio da illegittimità manifesta come contestato dall’Anticorruzione nazionale (Anac) e il piano di raccolta differenziata, ereditato come tanti altri progetti con i relativi finanziamenti, dalle passate amministrazioni, è partito male, senza una vera organizzazione, sensibilizzazione e partecipazione della popolazione, tanto che la città è sporca come segnalato dalla comunità cittadina.

Facile annunciare ogni giorno i rioni in cui partirà il servizio. Difficile farlo funzionare come dovrebbe soprattutto per la scarsità dei dipendenti dell’Acta, società totalmente svuotata della “Mission comprensoriale” per cui era nata, checchè ne dica l’amministratore unico nominato monocraticamente dal sindaco.

Dire che si sta studiando come fare un concorso nel quale non fare entrare la politica, nel mentre si sono attivate procedure interinali e non ad evidenza pubblica, che hanno impedito a tutti i soggetti non occupati della città di poter concorrere ad ottenere un posto di lavoro è pura propaganda dal momento che nel passato si è lavorato per espletare gare  per milioni di euro senza mai ricevere ricorsi o interferenze quelle gare che hanno consentito al sindaco di tagliare la maggior parte dei nastri della sua vita amministrativa, ma per progetti non suoi.

Il sindaco ha parlato di grandi risparmi nel conferimento dei rifiuti, se così fosse perché non provvede subito ad abbassare la tassa rifiuti che tanto grava sulle famiglie potentine? Solo chiacchiere.

L’opposizione parla sulla base di atti scritti, procedure, fatti e numeri come nel caso del contratto con Trotta, sono argomenti inconfutabili. Nel sistema rifiuti i costi stanno lievitando e si continua ad esternalizzare i servizi con grave danno per il bilancio comunale.

Una amministrazione seria, non lancia proclami generici parlando di “lobby dei rifiuti” in maniera non specifica. A fronte di gravissime affermazioni siamo i primi a chiedere di conoscere la verità, di fare nomi e cognomi, di dire chi sono i lobbisti e i loro correi.

Se si è a conoscenza di elementi di illegalità, bisogna rivolgersi immediatamente alla autorità giudiziaria preposta, perché i potentini hanno diritto di conoscere la verità.

In questi anni siamo stati abituati a sentire, come mai era accaduto, per una città dal tessuto sociale sano come la nostra, parole come mafia, illegalità, senza mai riferimenti specifici. Questo è il metodo generalista per distrarre la comunità dalle inefficienze e dalla improvvisazione amministrativa.

Abbiamo sentito che occorre liberare la città dal sistema politico affaristico che l’ha messa in ginocchio, sempre senza riferimenti espliciti, senza fare nomi ed elencare circostanze. Siamo stanchi di proclami che nulla hanno a che fare con il buon funzionamento di una pubblica amministrazione e con la tutela del bene comune.

Il sindaco prenda atto del suo fallimento e ci dica almeno alla fine del suo mandato, ormai in dirittura d’arrivo, se ha mai avuto un progetto per la città di Potenza oltre quello di criticare l’operato delle precedenti amministrazioni, salvo poi allearsi con chi le ha sostenute e farsi forte di progetti ereditati.

I fatti sono che siamo in presenza di un Sindaco eletto da Fratelli d’Italia che ha abbandonato la forza politica che lo aveva sostenuto per schierarsi con una parte del centro sinistra che ha da sempre governato la città attraverso sigle politiche differenti.

Diversamente dia la possibilità a questa città di scegliersi un nuovo sindaco, capace di risollevare le sorti di una comunità ormai opaca, e rassegni le sue dimissioni.

E se come ha annunciato intende ricandidarsi saranno i cittadini a giudicare se, come lui dice, ha salvato la città o l’ha trascinata in una crisi di identità e di ruolo, come mai era avvenuto nella storia democratica di Potenza”.