La Regione Basilicata ha aderito alla via Francigena nel Sud, certificata come Itinerario culturale del Consiglio d’Europa, e al Comitato europeo di coordinamento tecnico interregionale (Cecti) della via Francigena.
Via libera dunque al protocollo d’intesa che nei prossimi giorni verrà sottoscritto dai presidenti delle Regioni Lazio, Campania, Molise, Puglia e Basilicata, dall’associazione europea “Vie Francigene” e dal ministero dei Beni culturali.
La via Francigena del Sud, che il Consiglio d’Europa ha esteso da Roma a Brindisi attraversando cinque regioni su un itinerario di circa 700 chilometri, è un’antica via che nel medioevo univa Canterbury in Gran Bretagna a Roma e ai porti della Puglia.
Come ha dichiarato il Presidente della Regione, Marco Pittella:
“La via Francigena del Sud è una storica via verde che permette di praticare un turismo lento e sostenibile (ad esempio il cicloturismo) visitando paesi di piccole e medie dimensioni e coinvolgendo reti di associazioni locali, volontari, comuni, regioni, università e organizzazioni professionali.
In questo modo, spinti anche dal forte posizionamento di Matera 2019, la via Francigena può contribuire in Basilicata alla destagionalizzazione del turismo valorizzando lo straordinario potenziale culturale e turistico del piccoli comuni della nostra regione.
La via Francigena può sviluppare congiuntamente turismo culturale, crescita territoriale e coesione sociale entrando a pieno titolo nelle politiche del lavoro, delle industrie culturali e creative, dello sviluppo sostenibile”.
Il 19 maggio si terrà un incontro a livello tecnico per definire il tracciato su cui si lavorerà.