VIA EMILIO COLOMBO A POTENZA: “VOI SIETE FAVOREVOLI O CONTRARI?”

Solo pochi giorni fa la giunta comunale di Potenza, ha annunciato di voler intitolare una strada della città al politico potentino Emilio Colombo, ma tale decisione non è stata accolta positivamente da tutti.

Se da un lato c’è chi appoggia questa scelta, come il capogruppo dei Popolari uniti nel Consiglio comunale di Potenza, Piero Calò, dall’altro lato c’è chi è completamente contrario, come  il capogruppo di Lista Civica al Comune di Potenza, Antonio Vigilante.

Calò ha affermato:

“Un plauso alla giunta De Luca per aver deciso di ricordare in modo permanente lo statista potentino sen. Emilio Colombo.

Il tratto di strada che collegherà via Cavour con l’Università e l’Ospedale San Carlo rappresenta la vera possibilità di ricordare il Presidente Colombo.

Ci vuole rispetto per la memoria! Sono del tutto strumentali e mal si conciliano con il ricordo di un grande statista come Emilio Colombo, le inutili quanto insensate polemiche delle ultime ore”.

Vigilante, invece, si chiede:

“Intitolare una strada a Emilio Colombo, siamo sicuri che sia la volontà dei Lucani?

Come possiamo oggi, quando è diventato evidente il fallimento della politica regionale di fronte alle sfide della modernità, celebrare il rappresentante più in vista di quelle scelte?

Se non abbiamo ancora un tessuto imprenditoriale forte, non è forse colpa dei decenni di assistenzialismo, che hanno fruttato molto consenso alla DC, e oggi al PD, e nessuna crescita economica?

E non è questo il più grave dei nostri problemi, cioè la mancanza di sviluppo e l’opprimente lottizzazione politica di ogni settore della vita pubblica?

E come è possibile che gli eredi di quella storia, cioè l’attuale centrosinistra regionale, preferiscano celebrare sé stessi con l’ennesimo atto autoreferenziale, piuttosto che prendere atto in maniera adulta e critica degli errori fatti?

Quale fiducia può dare, nei tempi di grandi cambiamenti che stiamo vivendo, una classe politica che, invece di guardare avanti verso nuove soluzioni, erige l’ennesimo, inutile monumento ad un passato tutt’altro che lusinghiero?

Se ancora oggi, invece di parlare di mancato sviluppo, di fondi strutturali male utilizzati, di declino demografico, si pensa a celebrare la discutibile epopea del “partito-regione” e della cricca di potere di cui fece la fortuna, come possiamo poi lamentarci dell'”antipolitica” e del “populismo” che, anche in Lucania, prende sempre più piede?

L’unica ragione per cui la nostra attuale classe dirigente ha bisogno di rendere pubblico onore alla figura di Emilio Colombo è questa: Emilio Colombo assicurava ai politici lucani, e alle loro richieste, un grande spazio a Roma.

Ma queste sono ragioni personali, che devono rimanere fuori dalle decisioni della comunità.

Se domandassimo oggi, ai Lucani, alla gente comune, cosa ne pensano di Emilio Colombo, pochi ne direbbero bene, e molti lo riterrebbero il simbolo di un’idea sbagliata di Sud e di Basilicata.

O la politica si rende conto dell’aria che tira, e della severità con cui i cittadini, soprattutto i giovani, considerano i “tempi belli passati” in cui si sperperava come cicale, invece di amministrare come formiche, o sarà costretta a fare i conti con un brutto risveglio”.

Voi cosa ne pensate siete favorevoli o contrari?