TPL: A POTENZA CORSE SOPPRESSE E STUDENTI APPIEDATI. CON I DISAGI ARRIVANO ANCHE LE PRIME RICHIESTE DI RIMBORSO

L’Associazione di Consumatori Rete Sociale Attiva Basilicata, tramite la responsabile avv. Luisa Rubino, ha fatto pervenire all’assessore alla Mobilità del Comune di Potenza ed alla Società Trotta Bus Services le prime richieste di rimborso dell’abbonamento al servizio di trasporto pubblico urbano, dopo la soppressione di alcune corse.

L’Associazione ha spiegato che tale richiesta è scattata in seguito alla soppressione improvvisa di corse, utilizzate da decine di studenti, che contavano su queste uniche forme di trasporto per poter andare a scuola, ed ha evidenziato che:

“Le istanze sono sopraggiunte da molte famiglie del capoluogo e soprattutto da residenti in via Mazzini in seguito alla soppressione della corsa S6 delle ore 07,40:

una corsa importante per l’utenza scolastica che raccoglieva gli studenti diretti in Via Anzio, sede di molti plessi scolastici.

A fronte della corrispondenza di tale corsa alle proprie esigenze di mobilità, molti utenti hanno acquistato l’abbonamento al servizio bus per poi trovarsi dall’inizio del mese di Marzo, del tutto inaspettatamente, di fronte alla soppressione della stessa.

Molte famiglie, quindi, hanno pagato per un servizio di cui non possono più usufruire e sono anche costrette, in assenza di adeguate alternative dei bus, a ricorrere a proprie e gravose soluzioni per andare incontro ai ragazzi che rischiano di vedere pregiudicato il proprio andamento scolastico.

Le soppressioni operate, ennesima spogliazione dei servizi a danno della città, si sono rivelate foriere di disagi e sono state adottate dagli organi competenti senza adeguate forme di comunicazione e soprattutto nel corso dell’anno scolastico, dopo che le stesse famiglie hanno scelto le scuole a cui iscrivere i figli anche in ragione dei collegamenti esistenti.

Le scelte del nuovo Tpl sono ancora più gravi se si considera che penalizzano fortemente le fasce più deboli, come quella degli studenti, con una conseguente compressione del diritto allo studio che l’amministrazione comunale ha l’obbligo di garantire a tutti e nel quale vanno senz’altro ricompresi i servizi di trasporto attraverso le migliori soluzioni in termini di corse dirette e agevolate”.