6000 ANZIANI ITALIANI MUOIONO OGNI ANNO A CAUSA DELL’INFLUENZA: IL CONSIGLIO SALVA VITA

“Vacci a vaccinarti” è questo l’invito delle Acli, che fa da slogan alla prima grande campagna di sensibilizzazione lanciata dall’Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo.

La Campagna si rivolge in modo particolare agli over 65 che rappresentano la parte di popolazione più a rischio per le complicanze del virus dell’influenza e, in particolare, delle polmoniti in larga parte provocate dallo pneumococco.

Il presidente provinciale delle Acli, Emanuele Abbruzzese, ha spiegato:

“Ogni anno, in Italia, si registrano 6.000 decessi per complicanze da influenza, quasi tutti tra gli anziani e per complicanze broncopolmonari di origine batterica.

Per questo è necessaria la vaccinazione antinfluenzale abbinata al vaccino antipneumococcico: le morti potrebbero essere così ridotte anche  del 60%”.

Secondo i dati Eurostat, nel 2050 il 28,6 della popolazione europea, quasi un cittadino su tre, avrà più di 65 anni e proprio oltre questa età è più alto il rischio di polmoniti e meningiti.

Le politiche vaccinali sono uno fondamentale strumento per abbattere il silenzioso numero delle morti evitabili, allungando così gli anni di vita in salute.

Da un’indagine condotta dal Censis, su un campione di 1.200 italiani dai 50 agli 80 anni, è risultato che i fattori di rischio determinati dall’infezione siano largamente sottovalutati.

Secondo lo studio, l’85% degli over 50 non si “sente” anziano e solo 1 italiano su 2 percepisce la propria età o le comuni patologie croniche (es. malattie cardiovascolari e diabete) come fattori di rischio.

Un dato ancora più allarmante è che il 70% degli intervistati non si sente potenzialmente interessato alla vaccinazione poiché non si riconosce come soggetto a rischio.