Arcidiocesi di Potenza, addio a Don Fatmir: “Non dimenticheremo mai il suo sorriso luminoso e la gentilezza”. Il ricordo

Grave lutto per la comunità potentina.

Come si apprende da una nota:

L’Azione Cattolica dell’Arcidiocesi di Potenza, Muro Lucano, Marsico Nuovo si unisce nella preghiera alla famiglia di Don Fatmir Gjimaraj che, dopo aver docilmente abbracciato la croce della malattia, ha raggiunto il suo Signore che ha amato con tutte le forze fino alla fine.

La salma di don Fatmir da poco partita da Bergamo, arriverà in cattedrale intorno alle 20.

La camera ardente sarà aperta già stasera fino alle 22.30 e riaprirà domattina alle 7.30.

Le esequie saranno celebrate domani 15 marzo alle 10.30 e, per espresso desiderio dei suoi familiari, al termine della celebrazione la salma verrà traslata a Valona, in Albania”.

Una conoscente racconta:

“Ricordo ancora vividamente il giorno in cui Don Fatmir Gjimaraj arrivò nel nostro piccolo paese di Trivigno, proveniente dalla lontana Albania.

La sua figura, segnata dalla fatica del viaggio e dalla speranza di una nuova vita, si stagliava contro il cielo d’azzurro mentre scendeva dalla nave insieme ad altri fuggiaschi.

La nostra comunità lo accolse a braccia aperte, consapevole delle difficoltà che aveva affrontato per sfuggire alla tirannia del suo paese natale.

I suoi primi passi da persona libera furono un’ispirazione per tutti noi, testimoniando il coraggio e la determinazione di chi lotta per la propria libertà.

In breve tempo, Don Fatmir trovò lavoro come barbiere, mettendo a frutto le sue abilità e la sua passione per il mestiere.

Il suo sorriso luminoso e la gentilezza nel trattare ogni cliente lo resero presto una figura amata e rispettata nella nostra comunità.

Ma il destino aveva in serbo per lui un’altra chiamata: quella alla vita religiosa.

Don Fatmir abbracciò con fervore la fede cristiana e, dopo anni di studio e dedizione, fu ordinato sacerdote.

La sua vocazione lo portò a dedicarsi con zelo al servizio della Chiesa e delle persone più bisognose, diffondendo amore e compassione ovunque andasse.

Purtroppo, la sua vita fu segnata da una lotta impari contro una malattia implacabile: la SLA.

Nonostante le sue forze fossero messe a dura prova, Don Fatmir continuò a irradiare speranza e coraggio, ispirando tutti coloro che lo conoscevano.

Il suo addio è stato un momento di profondo dolore per la nostra comunità, ma il suo spirito rimarrà per sempre vivo nei nostri cuori, come un faro di luce che guida il nostro cammino.

Addio, Don Fatmir.

La tua memoria continuerà a ispirarci e a darci forza nelle nostre sfide quotidiane”.