DA VETERINARIO A DIRETTORE PROTEZIONE AMBIENTE BASILICATA: GENIO O GESTIONE DELLE NOMINE “ALL’ITALIANA”?

DA VETERINARIO A DIRETTORE PROTEZIONE AMBIENTE BASILICATA: GENIO O GESTIONE DELLE NOMINE "ALL'ITALIANA"?

 

La recente nomina, avvenuta lo scorso 3 Marzo 2016, del veterinario P. L. a Direttore tecnico scientifico dell’Arpab (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Basilicata) ha sollevato una serie di polemiche da parte di alcuni dipendenti dello stesso ente.

Nella delibera di nomina dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale è scritto che il dott. P.L. ha esperienza nel settore delle emergenze ambientali ma spulciando il suo curriculum emerge una realtà ben diversa.

Il direttore P.L. ha iniziato la sua carriera svolgendo l’attività di veterinario a Lagonegro, poi sempre nella medesima cittadina è stato responsabile dell’emergenza malattie dei bovini, poi ha svolto il medesimo ruolo presso l’Asl di Lagonegro.

L’ultima mansione svolta, prima della nomina a Direttore tecnico scientifico dell’Arpab, è stato dirigente veterinario dell’Azienda sanitaria di Potenza, responsabile di struttura semplice “Verifica flussi informativi, premi Pac, regolamenti CE per aiuti alle aziende zootecniche, analisi specialistica fonti normative”.

Lecite dunque le preoccupazioni dei dipendenti dell’ente circa le competenze di P.L. in tema di gestione delle emergenze ambientali, sulle metodologie di monitoraggio, sulle tecniche di misura ed elaborazione dati, sulla strumentazione in uso, sulla diffusione di inquinanti in aria, acqua e suoli, sull’inquinamento da rifiuti petroliferi ed industriali.

Naturalmente sarà il tempo e il lavoro svolto sul campo a dire se le preoccupazioni degli stessi dipendenti dell’ente Arpab erano fondate o meno, di certo valutando il curriculum e le esperienze pregresse qualche dubbio è più che legittimo.