IL RADDOPPIO DEL BONUS BEBÈ SERVIRÀ A FERMARE IL CALO DELLA NATALITÀ IN BASILICATA?

Che gli italiani non fanno più figli è un dato di fatto, ecco perché per porre un freno al crac demografico dell’Italia, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e il Governo hanno proposto di raddoppiare il bonus bebè introdotto dalla legge di Stabilità 2015.

Oggi il bonus è riconosciuto ai nuclei con Isee inferiore a 25mila euro annui (che ricevono 80 euro al mese per ogni figlio) e a quelli che lo hanno più basso di 7mila (che possono contare su 160 euro in più al mese).

Con il raddoppio del Bonus bebè si porterebbe il primo sussidio a 160 euro e il secondo a 240 euro.

In Basilicata quella del calo demografico è diventato una vera e propria emergenza che difficilmente potrà risolversi con il raddoppio del bonus: stando agli ultimi dati Istat la Lucania è popolata da 576.619 abitanti di cui 18.210 stranieri.

Uil e Uilpo Basilicata hanno sottolineato che nel 2015 si è registrato un calo delle nascite ed i motivi sono maggiormente di natura economica ed organizzativa.

Ecco perché oltre a raddoppiare il Bonus, che resta comunque un aiuto importante per le famiglie, servono altri interventi come il sostegno alla maternità o la costruzione di nuovi asili nido.

Il Governo, anche in accordo con le Regioni, deve avviare politiche sociali che abbiano un effetto incisivo e duraturo nel tempo.