Potenza, contributo per i libri scolastici esteso anche a queste classi. I dettagli

La giunta regionale ha approvato l’Avviso pubblico “Concessione di contributi per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per studenti meno abbienti del terzo, quarto e quinto anno dell’istruzione secondaria di secondo grado – Anno Scolastico 2024/2025” fissando i criteri e le modalità per l’erogazione dei contributi da destinare ai Comuni della regione.

Ne dà notizia l’assessore allo Sviluppo economico, Francesco Cupparo, che ieri, nel corso della sua audizione in Seconda Commissione ha presentato il provvedimento ai consiglieri componenti la commissione.

Cupparo ha spiegato che nell’ultimo triennio (anni finanziari 2022-2024), a parità di risorse stanziate dal ministero dell’Istruzione e del Merito a favore di tutte le Regioni (133 milioni di euro), è stata registrata una riduzione delle risorse assegnate alla Regione Basilicata per i contributi per libri di testo; in particolare, la riduzione è pari a 613.892 euro se si raffrontano gli anni finanziari 2024 e 2022; tale riduzione è imputabile anche al fatto che la percentuale di famiglie meno abbienti, ossia con reddito inferiore a 15.493,71 euro (criterio utilizzato dal Mim in base a dati Istat per il riparto delle risorse), nel caso della Basilicata si è via via ridotta passando dal 22,5% del 2022 al 15,4% del 2024.

L’assessore ha precisato:

“La giunta regionale dopo l’Avviso pubblico per la concessione di contributi per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo destinato agli alunni meno abbienti della scuola secondaria di primo grado, approvato con la dgr n. 644 del 28/10/2024  ha dovuto reperire nuove risorse finanziarie e procederà alla riprogrammazione delle eventuali risorse non concesse ai Comuni a valere sull’Avviso pubblico precedente.

L’estensione del contributo per i libri di testo agli studenti delle scuole di secondo grado viene incontro alle famiglie lucane in una fase di difficoltà economica e intende promuovere il diritto allo studio.

Anche in questo caso, si conferma il metodo di governo che caratterizza la giunta Bardi: invece di annunciare provvedimenti si preferisce approvarli per dare alla nostra comunità segnali di concretezza e di risolvere realmente i problemi”.