Potenza: ieri terza e ultima puntata su Rai1 della storia di Elisa Claps. Ora che siamo giunti al termine cosa ne pensate? Vi è piaciuta la fiction?

Ieri sera si è conclusa la miniserie Per Elisa-Il caso Claps di Marco Pontecorvo.

Serie di successo (3 puntate, per due episodi a serata), che è sempre riuscita a essere leader del prime time, nei tre Martedì in cui è andata in onda su Rai1.

Segno che il “caso Claps” è ancora aperto per gli italiani.

Tante sono le verità ancora non svelate, infatti, legate alla scomparsa 30 anni fa della ragazza di Potenza.

Ecco la trama della puntata di ieri raccontata da style.corriere:

“Sono passati anni dalla scomparsa di Elisa (Ludovica Ciaschetti).

La vita sembra aver ricominciato a scorrere, ma per Filomena (Anna Ferruzzo), Antonio (Vincenzo Ferrera), Gildo (Gianmarco Saurino) e Luciano (Giacomo Giorgio) Claps la ferita è aperta. Come dice Filomena, non hanno neanche un luogo dove portare un fiore per Elisa.

Danilo Restivo (Giulio Della Monica) si è trasferito a Bournemouth, sulla costa meridionale dell’Inghilterra.

Si è sposato con Fiamma (Francesca Antonelli).

Il 12 novembre del 2002 la loro vicina di casa, Heather Barnett (Katie McGovern), viene trovata morta in casa dai figli, orribilmente mutilata.

La polizia inglese apre un’indagine.

Gildo, appresa la notizia e scoperto che Danilo era vicino di casa della vittima, parte immediatamente per l’Inghilterra.

È convinto che anche questo assassinio sia opera di Danilo Restivo.

È passato ancora del tempo, ma – nonostante la quantità di indizi – la polizia inglese non riesce a incastrare Danilo. Il 17 marzo del 2010 viene rinvenuto un corpo nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza.

È quello di Elisa Claps, rimasto incredibilmente per 17 lunghi anni in quel luogo dove pure nel corso degli anni erano stati fatti lavori e sopralluoghi.

L’esame sui resti di Elisa, oltre ai mille indizi e alle modalità operative dell’assassino, rappresentano la svolta.

Danilo Restivo viene condannato.

A Potenza, in una grande piazza della città, si svolgono i funerali di Elisa.

A così tanti anni dalla sua scomparsa, la famiglia Claps ha finalmente un luogo dove portare un fiore ad Elisa”.

Nel corso della presentazione a Viale Mazzini il fratello di Elisa, Gildo Claps, ha affermato:

“Ho visto la serie e mi ha commosso molto, confesso, è molto attinente alla realtà, ma priva di morbosità e luoghi comuni.

Negli attori ho rivisto i miei famigliari, soprattutto mio padre, che purtroppo è stato schiacciato dal dolore per la scomparsa della sua unica figlia, ma anche mia madre che mi ha dato la forza di andare avanti in tutti questi anni.

Con questa serie passano temi importanti e a me molto cari, come quello della violenza sulle donne e delle persone scomparse”.

La serie con la regia di Marco Pontecorvo, sarà distribuita nel resto del mondo da ITV Studios.

Pontecorvo ha trovato nella debuttante Ludovica Ciaschetti la luce di una ragazza che si affaccia alla vita, Gianmarco Saurino interpreta Gildo Claps, Anna Ferruzzo la madre Filomena, Vincenzo Ferrera è Antonio, il papà di Elisa.

Francesco Acquaroli ha il ruolo di Maurizio Restivo, il padre dell’assassino, Giulio Della Monica è Danilo Restivo.

Nel cast Carlo De Ruggieri, Antonio Petrocelli, Rosa Diletta Rossi, Giacomo Giorgio, Vincent Riotta e Bianca Nappi.

La giovane attrice di Matera Annachiara Canario interpreta Angelica:

“Una ragazza semplice, che appena si rende conto della gravità della situazione, decide di aiutare la famiglia Claps nelle ricerche.

E rimarrà vicino a loro fino alla fine.

Ancora oggi, Angelica è una grande amica della famiglia, e dimostra ancora affetto e amicizia alla dolce Elisa”.

Il caso Claps ha portato al cambiamento della legge sulla denuncia di scomparsa.

Per Marco Pontecorvo ‘la responsabilità di portare una storia sullo schermo è sempre tanta, ma confrontarsi con storie realmente accadute, l’aver conosciuto e instaurato un rapporto di fiducia con i protagonisti della vicenda, spinge ad un rigore e un rispetto massimo nell’approccio ai contenuti, allo stile e al senso intrinseco della storia’.