POZZI PETROLIFERI LUCANI: GOVERNO RENZI, MINISTRO BOSCHI E GUIDI TUTTI COINVOLTI? ECCO LE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE!

 

Il nome del ministro dello sviluppo economico Federica Guidi compare e ricompare nelle oltre 800 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto di diversi dipendenti del centro Eni di Viggiano (Potenza).

Il suo compagno Gianluca Gemelli, titolare della società I.T.S e della Ponterosso Engeneering, indagato nell’inchiesta, è il personaggio principale di una storia che racconta come la lobby del petrolio sia riuscita a ottenere un emendamento favorevole prima bocciato nello Sblocca Italia e poi resuscitato nella legge di stabilità.

La Guidi si è dimessa, a causa di un’intercettazione in cui – parlando con il suo compagno – gli garantiva il via libera a un emendamento che andava incontro ai suoi interessi imprenditoriali.

Un’intercettazione che chiama in causa il governo Renzi, visto che la Guidi cita anche la collega Maria Elena Boschi, dicendo: “Anche Maria Elena è d’accordo”.

La trama di questa vicenda (iniziata ieri mattina con l’arresto di diverse persone) di ora in ora sta diventando sempre più fitta.