ECCO TUTTI I NOMI DEGLI ARRESTI NELL’AMBITO DELL’INCHIESTA AL CENTRO OLI DI VIGGIANO!

30ENNE DEL POTENTINO ARRESTATO PER "ABUSI SESSUALI" NEI CONFRONTI DI UN MINORENNE

 

Nuovi particolari sono emersi in tarda mattinata, nell’arco della conferenza stampa svoltasi presso la Procura di Potenza, circa l’indagine sul Centro Oli di Viggiano (Potenza) che ha portato a 5 arresti ed ad un divieto di dimora.

L’accusa riguarda il compimento di reati a vario titolo legati ad “attività organizzate per il traffico e lo smaltimento illecito di rifiuti”.

Per questa ragione sono stati condannati agli arresti domiciliari: Roberta Angelini, Vincenzo Lisandrelli, Antonio Cirelli, Luca Bagatti e Nicola Allegro tutti funzionari e dipendenti del Centro Oli Eni.

Disposto divieto di dimora a Potenza per Salvatore Lambiase, dirigente dell’Ufficio ambientale della regione Basilicata.

Il Procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, Alfredo Roberti, ha detto che “in questo caso non si può parlare di eco-mafia perché non ci sono gruppi malavitosi, ma di delitti d’impresa legata allo smaltimento di rifiuti e quindi di reati ambientali, ai quali la procura nazionale antimafia ha rivolto particolare interesse”.

Per quanto riguarda il Centro Oli di Tempa Rossa si ipotizzano condotte illecite da parte di due amministratori che sono l’ex sindaco di Corleto Perticara, Rosaria Vicino (attualmente ai domiciliari) e l’ex vice sindaco, Giovambattista Genovese (per il quale è stato predisposto il divieto di dimora a Corleto).

È stata invece applicata la misura introduttiva della sospensione dell’esercizio dell’attività a due imprenditori: Lorenzo Marsilio e Vincenzo Clemente, che esercitavano l’attività al Centro Oli di Corleto.