SI AGGRAVA L’EMERGENZA CINGHIALI IN BASILICATA: GLI AGRICOLTORI CHIEDONO L’ABBATTIMENTO SELETTIVO!

In Basilicata l’emergenza cinghiali è diventata un vero e proprio pericolo per i campi e per le persone.

Nicola Serio, presidente regionale vicario della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) Basilicata ha dichiarato:

Non c’è tempo da perdere: siamo in presenza in Basilicata di circa 123mila cinghiali (uno ogni 4,5 abitanti), di cui 23mila abbattuti nel corso dello scorso anno.

La fauna selvatica è fuori controllo, minaccia i campi coltivati, gli allevamenti ma anche la sicurezza dei cittadini.

Il conto dei danni è già salato, il fenomeno non ha ancora trovato soluzione da parte delle Istituzioni.

Gli animali selvatici sono troppi, in particolare i cinghiali, con la caccia chiusa, sono proliferati e cercano cibo e acqua a valle.

In attesa di varare un piano di più ampio respiro e durevole nel tempo, nel rispetto degli equilibri ambientali e degli animali, l’emergenza ci impone di chiedere gli abbattimenti selettivi”.

Questa la posizione della Cia-Agricoltori Italiani nel merito dell’ormai annoso problema della fauna selvatica, che sta imperversando in molte regioni d’Italia, che ha sottolineato di ricorrere, se le cose non cambiano, all’intervento dell’Esercito.

Ciò che la Cia chiede è un intervento immediato delle Istituzioni commisurato alla pericolosità dell’attuale situazione, che con l’arrivo dell’estate avrà un peggioramento fisiologico.

Il presidente Serio ha concluso dicendo che:

“È dunque importante la presentazione di una proposta legislativa ad hoc che comprenda la riforma del sistema di risarcimento dei danni, le attività preventive di conservazione dell’ambiente e le azioni ordinarie e straordinarie tese al contenimento delle specie dannose.

Non escludiamo che potremmo scendere di nuovo in piazza qualora i nostri continui appelli rimangano inascoltati.

Sarebbe veramente grave se le istituzioni continuassero a sottovalutare ancora la situazione”.