Stellantis di Melfi, nuovi incentivi all’esodo per 500 dipendenti: proposti fino a 100000 euro. I dettagli

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa di Fim Cisl.

“C’è attesa tra i lavoratori del distretto automotive di Melfi per il tavolo nazionale dedicato allo stabilimento lucano, in programma subito dopo Pasqua, Martedì 2 aprile, alle 11:00, al ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Un tavolo fortemente sollecitato dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici per fare chiarezza su tempi e modalità della transizione verso le nuove produzioni elettriche.

Il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista esprime ‘soddisfazione per l’attivazione, più volte richiesta, del tavolo nazionale su Melfi, essenziale per valutare chiaramente il posizionamento e l’organizzazione dello stabilimento.

È fondamentale capire i nuovi modelli che si produrranno, la durata rimanente delle attuali vetture in produzione, le linee di assemblaggio delle batterie, i volumi attesi per i prossimi anni e quindi i relativi livelli occupazionali, nonché le ricadute sulle aziende dell’indotto’.

Oggi le sigle di categoria Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf-R e Stellantis hanno siglato un nuovo accordo sulle uscite volontarie incentivate, che sarà valido fino al prossimo 31 Dicembre.

I sindacati hanno chiesto inoltre garanzie occupazionali in vista della scadenza del contratto di solidarietà il prossimo agosto, ricordando che sono circa 700 i lavoratori attualmente in trasferta in altri impianti del gruppo come Pomigliano, Termoli e Torino.

Domani, in Confindustria, altro appuntamento importante per i lavoratori della logistica: sotto la lente le situazioni di Bcube e Sgl”.

Intanto le ultime notizie riportano dell’Accordo per incentivi all’esodo per 500 dipendenti della casa automobilistica di Melfi.

Somme diverse per varie fasce d’età per una “cura dimagrante” del numero degli addetti.

Si parla anche di 100000 euro per lasciare il posto in Stellantis di Melfi.

Anche la Fiom conferma:

Nuovi 1.087 esuberi tra i lavoratori Stellantis negli stabilimenti di Melfi, Pomigliano d’Arco, Termoli, Cento (Ferrara) e Verrone (Biella).

La Fiom non ha firmato l’intesa, che rientra nell’accordo quadro sottoscritto da azienda e sindacati.

“Con l’aggiornamento di oggi  tra ieri e oggi sono state annunciate 3.597 uscite volontarie incentivate.

Commenta Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom:

“È sempre più evidente il piano di dismissione industriale di Stellantis dall’Italia, mascherato dall’esigenza di far fronte alla transizione”.