A Rotonda per il tradizionale rito arboreo è arrivato il giorno più atteso: la “pitu” e la “rocca” si incontreranno! Ecco i dettagli

A Rotonda oggi riparte il corteo arboreo da contrada “Puzzicelli” fino a raggiungere località “San Lorenzo” dove viene celebrata la Santa messa alle ore 11.00.

Il corteo capeggiato dalle “porfiche” riparte per entrare finalmente in paese in località Santa Maria.

Intorno alle ore 15 le autorità civili, militari e religiose, insieme alla comunità, accolgono dinnanzi al Santuario di Maria Santissima della Consolazione, il corteo arboreo.

Segue un momento di preghiera e il sindaco, Rocco Bruno, procede con l’incoronazione dei caporali.

Una sosta, lungo il percorso viene fatta al cimitero, per onorare la memoria di chi non vi è più …

Da questo momento il peso delle fatiche dei giorni passati svanisce cedendo il passo ad un clima che sa ancor di più di festa e gioia vera.

Il corteo sfila per le strade del paese per giungere nella centralissima e gremita piazza Vittorio Emanuele II.

È uno dei momenti più emozionanti, sentiti e simbolici della festa arborea.

Dopo i saluti delle autorità civili e religiose, la “pitu” tra due ali di folla, viene sollevata in spalla dai partecipanti al rito.

Dopo l’esplosione di applausi e gioia per una festa, in onore del Santo Patrono, Sant’Antonio, che si appresta a giungere al termine, la “pitu” viene portata dinnanzi alla casa comunale per essere innestata con la “rocca” ed eretta il giorno successivo.

Il gruppo della rocca dopo aver raggiunto la casa comunale prosegue invece, verso la chiesa dell’Annunciazione gremita di fedeli che attende l’ingresso all’interno della chiesa.

Il gruppo sollevando la rocca a spalla la conduce dinnanzi la nicchia del Santo.

Il rito è quasi finito, tutti i fedeli e i partecipanti alla festa si dirigono presso la Chiesa madre ai piedi della statua del Santo, per ringraziarlo della buona riuscita di una festa che si fa promessa e voto in ogni gesto.

Ognuno chiede grazie e suppliche al Santo potente che ogni rotondese invoca nei pericoli scampati e nella gioia.

Ancora un ultimo sforzo e tutto sarà compiuto.