Accoglienza profughi ucraini: in 52 comuni del Potentino oltre 600 quelli accolti! Ecco tutti i dati

Il Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, ed il Sindaco del Comune di Rapone, Felicetta Lorenzo, hanno sottoscritto, presso il Palazzo del Governo, il primo accordo per l’accoglienza in ambito comunale di cittadini provenienti dalla guerra in Ucraina.

L’accordo di collaborazione, siglato in mattinata, si inserisce nel quadro delle forme di accoglienza e sostegno nei confronti dei profughi ucraini previste dalle misure governative, per il rafforzamento della rete dei Centri Straordinari d’Accoglienza – C.A.S. gestiti dalle Prefetture.

Ha dichiarato il Prefetto:

“Si tratta di un ulteriore, importante passo avanti nella direzione della concreta definizione ed attuazione della rete di accoglienza dei profughi in fuga dalla guerra frutto della sinergia tra Istituzioni.

Prefettura di Potenza e Comune di Rapone (PZ), uno dei piccoli Comuni di questa provincia, sotto i 1.000 abitanti, hanno messo a fattor comune le proprie risorse per rispondere alle eccezionali esigenze connesse alla grave crisi internazionale.

Ringrazio sentitamente il Sindaco Felicetta Lorenzo per aver aderito convintamente alla sottoscrizione dell’accordo che ha anche un valore altamente simbolico, perché conferma il principio che nei piccoli comuni di questa provincia, a rischio spopolamento, si possono garantire forme efficaci di accoglienza ed integrazione”.

L’iniziativa risponde alla volontà, condivisa con ANCI Basilicata (nel cui ambito, il Sindaco di Rapone rappresenta tutti i piccoli Comuni), di rafforzare il sistema dell’accoglienza diffusa, favorendo una equilibrata distribuzione delle presenze nel territorio provinciale.

La convenzione prevede, in particolare, l’impegno del Comune di Rapone (PZ) a garantire idonee sistemazioni alloggiative a nuclei familiari per un totale di 40 posti e ad assicurare, oltre alla fornitura di pasti e beni essenziali, servizi di mediazione linguistico-culturale, di informazione legale, di orientamento al territorio e la somministrazione di corsi di lingua italiana, con l’obiettivo di favorire l’inserimento dei profughi ucraini nel tessuto socio-economico locale.

Gli oneri economici relativi ai servizi offerti ed il monitoraggio restano a carico della Prefettura.

Ha evidenziato il Prefetto Campanaro:

“Una specifica attenzione è rivolta all’individuazione di situazione di vulnerabilità tra i soggetti accolti, con particolare riferimento a donne e minori, per l’avvio di percorsi di sostegno”.

In proposito, il Prefetto ha ricordato anche le azioni già messe in campo con i Servizi Sociali dei Comuni, con le Autorità giudiziarie minorili e con l’Ufficio Scolastico provinciale, nell’ambito delle indicazioni fornite dal Commissario delegato per il coordinamento delle misure e delle procedure finalizzate alle attività di assistenza nei confronti dei minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina, attraverso il “Piano minori stranieri non accompagnati” dello scorso 25 Marzo.

A conclusione, il Prefetto ha illustrato i dati sulle presenze in regione dei cittadini provenienti dall’Ucraina:

“Sono 931 i profughi attualmente ospitati in 69 comuni della regione, di cui 671 accolti in 52 comuni del potentino.

17 sono minori stranieri non accompagnati, 13 ospitati in provincia di Potenza, e 283 minori compresi nella fascia di età scolare, tra i 6 e i 16 anni, di cui 202 in questa provincia.

Per questi ultimi, gli Uffici Scolastici Territoriali monitorano e aggiornano quotidianamente gli inserimenti nei percorsi scolastici.

Fondamentale è stato sinora lo slancio ed il sostegno del mondo del volontariato, ma è necessario che si raccordi sempre con le Istituzioni, abbandonando lo spontaneismo”.

Il Prefetto ha, infine, ricordato che, al momento, i profughi ucraini presenti in Basilicata sono inseriti nella rete di accoglienza del Terzo Settore e delle famiglie, per le quali sono state previste dal Governo specifiche misure di sostegno.