Centro Oli di Viggiano: “La questione petrolio in Basilicata rimane irrisolta. Livelli occupazionali a rischio”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di FIM FIOM e UILM:

“In data odierna, presso Confindustria di Basilicata, si è tenuto un incontro sindacale convocato a seguito della dura protesta e degli scioperi proclamati da FIM FIOM e UILM e dai lavoratori dell’Elett.R.A.

Sciopero, deciso a seguito del mancato rispetto degli accordi da parte della direzione aziendale, relativamente alla modifica degli orari di lavoro imposti da Eni a partire dal mese di Maggio.

Un lungo confronto che ha registrato, almeno nella parte iniziale, una netta chiusura da parte dell’azienda ma, alla fine dopo 7 ore di trattativa, si è giunti ad una ipotesi di accordo che sarà vagliata nelle prossime ore dai lavoratori.

Riteniamo come FIM FIOM e UILM di aver prodotto un piccolo avanzamento, ma la questione petrolio in Basilicata rimane irrisolta in quanto i livelli occupazionali, a causa delle scelte dell’Eni degli ultimi mesi, sono a rischio sia per il mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato che per l’uso massiccio degli ammortizzatori sociali.

È necessario che tutte le attività a partire da quelle manutentive, ambientali e legate alla sicurezza riprendano a pieno non soltanto per consentire il diritto al lavoro ma per garantire la sicurezza all’interno dell’impianto petrolchimico e del territorio.

Tutto ciò è fondamentale, nel rispetto della salute dei lavoratori coinvolti, ed è indispensabile da parte di tutti lavorare affinché tutto ciò si concretizzi.

E in tal senso i tavoli del 9 Settembre relativamente alla questione Total e quello del 10 relativamente alla questione Eni, convocati dalla Regione Basilicata, diventano momento basilare per avere quelle risposte in termini di lavoro, ambiente e sicurezza necessarie per ripristinare le condizioni pre Covid”.