Commercianti e artigiani del potentino abbassano la saracinesca in segno di protesta! I dettagli

Attività commerciali di Villa d’Agri (PZ) e Marsicovetere (PZ) pronte a protestare questa mattina, 9 Ottobre 2020, contro l’ordinanza emessa dal Presidente Bardi, in seguito ai casi di covid scoppiati in una casa di riposo.

La protesta è stata organizzata dall’Associazione Comart (associazione Commercianti e Artigiani) di Villa d’Agri:

“Abbassa anche tu la saracinesca Venerdì 9 Ottobre dalle ore 10:00 alle 11:00!

Contro l’ingiusta ordinanza n. 36 del 03/10/2020 del Presidente della Regione che colpisce mortalmente le attività economiche di Villa d’Agri“.

L’ordinanza sancisce la chiusura delle attività ristorative a partire dalle ore 18:00 per i Comuni di Marsicovetere e Tramutola, dove l’impennata dei casi positivi aveva preoccupato l’intera comunità, e stabilisce la chiusura delle attività inerenti ai servizi alla persona, quindi parrucchieri, barbieri, estetisti, attività sportive svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, così come le attività ricreative di ogni genere.

Il presidente, Michele Piscopia, denuncia:

“le molteplici falle presenti in tale provvedimento.

Chiudere le scuole di Marsicovetere (PZ) e Tramutola (PZ) ma lasciare aperte quelle dei paesi limitrofi è una scelta priva di ogni logica.

In questi paesi, infatti, si trovano diverse scuole superiori e non frequentate da moltissimi ragazzi residenti proprio a Marsicovetere e nella stessa Tramutola.

Quindi un ragazzo positivo ma asintomatico non potrà andare a farsi i capelli o a mangiare una pizza a Villa d’Agri (potrà però farlo nei comuni circostanti!), ma potrà tranquillamente andare al liceo di Viggiano (PZ) entrando in contatto con i suoi compagni ed i professori favorendo così il propagarsi del virus anche in altri paesi.

Perdonateci ma questo è veramente illogico, è inaccettabile perché mentre ognuno di noi, per puro senso civico, può decidere di non uscire dal proprio comune di residenza per venire incontro alla situazione di emergenza creatasi, stessa cosa non si può dire quando parliamo di scuola, di istruzione e servizi scolastici obbligatori: devono sempre essere garantiti nella massima sicurezza possibile.

Chiediamo, pertanto, una immediata revisione di tale ordinanza, al fine di tutelare in primis la salute di tutta la valle, ed in secondo, ma non per minor importanza, di tutelare le ormai tartassate attività commerciali che, con una ulteriore chiusura di altri 10 giorni, vedrebbero di sicuro arrivare una chiusura di serranda Definitiva“.

I dettagli.