Melfi: città spenta per l’ultimo saluto a Rossella, giovane madre che a Potenza non ce l’ha fatta e non è più tornata a casa dai suoi figli dopo il lavoro

Queste prime ore che segnano la Vigilia di Natale, nella città di Melfi e non solo, hanno in sè un velo di malinconia.

L’intera cittadina federiciana, in particolar modo, è ancora scossa dalla tragica scomparsa di Rossella Mastromartino, l’operaia di 36 anni, investita lo scorso 18 dicembre da un autobus dopo aver finito il turno della notte presso un’azienda della zona industriale di Melfi.

La giovane operaia della LNM stava attraversando il viale sulle strisce pedonali ma, data la zona scarsamente illuminata, è stata presa in pieno dal conducente del bus che non è riuscito ad evitare l’impatto.

Dopo il tragico incidente, la giovane donna era stata trasferita con un’eliambulanza all’ospedale San Carlo di Potenza dove è deceduta a causa delle gravi ferite riportate.

Lascia due figli piccoli che hanno dovuto purtroppo dire già addio alla propria mamma, in tenera età, e nel periodo più bello dell’anno per tutti i bambini.

Nessuna luce colorata, nessuna festa, nessun regalo potrà mai cancellare il fatto che una madre, dopo il lavoro, non è più tornata a casa dai suoi figli.

Un silenzio surreale ha avvolto la cittadina federiciana nel primo pomeriggio di ieri.

Lutto cittadino, bandiera comunale a mezz’asta, serrande di esercizi commerciali abbassate e cuori spenti per l’ultimo saluto alla giovane mamma.

Fermo per un minuto anche l’hub vaccinale dove medici, infermieri e pazienti hanno osservato il rigoroso silenzio in piedi, in segno di profondo rispetto.

La Chiesa del Sacro Cuore di Melfi ha accolto le preghiere per Rossella che, siamo sicuri, veglierà sempre sui suoi bambini, sui suoi cari e su quanti l’hanno amata in vita.

Rinnoviamo il nostro abbraccio alla famiglia.