Potenza, ex Don Uva: preoccupazione per lavoratori e pazienti! Ecco cosa sta succedendo

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di FP CGIL , CISL FP, UIL FPL, UGL FIALS FSI sulla mobilitazione di questi sindacati per evitare il declassamento del Don Uva:

“Oggi i vertici delle organizzazioni sindacali, presenti con un presidio sotto la sede della Giunta regionale in via Verrastro, sono stati ricevuti dal Vice Presidente Fanelli, al quale sono stati esposti i nodi ancora non sciolti della vertenza.

Il 24 di Settembre è stato siglato un accordo tra le parti chiamate in causa, e cioè Regione, ASP e Universo Salute, che inquadrava la struttura potentina come socio sanitaria ma la delibera approvata della Giunta regionale va esattamente nella direzione opposta, declassando la struttura a semplice Residenza sanitaria assistenziale (RSA) e creando così una situazione drammatica per i lavoratori.

Questo declassamento ha come primo effetto un ridimensionamento del personale, facendo perdere decine e decine di posti di lavoro, dequalificando altresì anche il piano contrattuale di chi invece resterà operativo.

Ma le conseguenze non si ripercuoteranno solo sul personale: questo status inevitabilmente porterà a numerose dimissioni di pazienti, spesso in condizioni gravi o gravissime, e che non possono essere ricoverati altrove in regione.

Abbiamo quindi chiesto al vice Presidente Fanelli di dare seguito all’accordo del 24 Settembre, nel quale non si classificava la ex Don Uva come RD3 (prestazioni terapeutiche, riabilitative e socioriabilitative di mantenimento, in regime residenziale congiuntamente a prestazioni tutelari per disabili gravi) ma come una vera e propria struttura a carattere socio sanitario.

Dal suo canto il Vice Presidente ha garantito a tutte le sigle sindacali presenti che nel giro di pochi giorni effettuerà tutti gli accertamenti del caso per poter dare una risposta certa ai lavoratori e ai pazienti.

All’incontro di oggi era presente anche il consigliere regionale Gerardo Bellettieri.

Intanto la mobilitazione di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Ugl, Fials e Fsi continuerà fino a quando non sarà fatta luce su questa vicenda“.

Ecco una foto del presidio di oggi.