Potenza, il “No” all’impianto rifiuti in provincia: “Abbiamo un’altra idea per valorizzare il territorio”! I dettagli

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa firmato dai consiglieri comunali di Pietragalla (PZ) Rocco d’Andrea, Donato De Bonis, Teodosio Iacovera, Nicola Sabina, Luigi Zotta.

Ecco quanto denunciano:

“Nel Consiglio comunale dello scorso 11 Febbraio 2021 è stata approvata dal gruppo di maggioranza consiliare Pietragalla Bene Comune, nonostante il voto contrario dell’opposizione, la delibera N. 3/2021, con cui si autorizza la cessione tra privati di un suolo nella zona industriale di San Nicola di Pietragalla (PZ) al fine di realizzare un non meglio specificato ‘centro servizi ambientali’.

Dalla lettura dei documenti allegati all’atto e depositati presso il Comune, siamo venuti a conoscenza della vera natura di questo ‘centro’: si tratta in realtà di un ‘impianto di stoccaggio della frazione organica e secca derivante dalla raccolta differenziata’ (nota prot. 0206298/23AA del 02 Novembre 2020 dell’Ufficio Controllo Ambientale della Regione Basilicata).

In particolare, ‘la capacità di stoccaggio della proposta progettuale avanzata è di circa 39.000 tonnellate/anno‘.

Di queste, più di 20.000 t/anno sarebbero costituite da ‘rifiuti biodegradabili’ (ossia l’umido da raccolta differenziata: CER 200108) per i quali verrebbe prevista la ‘messa in riserva in cumuli in area dedicata delimitata da new jersey in cemento’: in pratica uno stoccaggio di rifiuti umidi a cielo aperto.

Per avere un parametro di riferimento sulle quantità, si pensi che Pietragalla (PZ), nell’anno in cui ha raggiunto il 70% di raccolta differenziata dei rifiuti, ha prodotto appena 350 tonnellate di umido.

Riteniamo doveroso, quindi, informare i cittadini su quella che potenzialmente potrebbe essere un’opera dalle ricadute rilevanti sotto il profilo ambientale in una zona nevralgica per Pietragalla (PZ).

Ferma restando ogni opportuna verifica sulla compatibilità urbanistica del progetto, abbiamo chiesto alla maggioranza di fornire chiarimenti sugli impatti ‘odorigeni’ (e non solo) che un impianto di tale rilevanza potrebbe determinare sia sulla vocazione turistica e paesaggistica del Bosco Grande, distante poche centinaia di metri, sia sulle attività produttive (anche alimentari) dell’area, sia infine sulla stessa zona residenziale.

Il gruppo Pietragalla Bene Comune non ha saputo dare alcuna delucidazione in merito, né ha ritenuto di rinviare la discussione sul punto all’ordine del giorno di un prossimo Consiglio, per avere modo di documentarsi, visto che evidentemente non l’aveva fatto prima.

Preso atto del consueto atteggiamento di chiusura ostinata nei confronti delle nostre segnalazioni, abbiamo quindi espresso voto contrario nei confronti di questa decisione, chiedendo a Pietragalla Bene Comune la massima attenzione nelle fasi successive del procedimento, al fine di tutelare imprese, zone di interesse ambientale e cittadini residenti.

Abbiamo un’altra idea sulla valorizzazione del nostro territorio!”.