Potenza: lavoratori in sciopero per garantire la difesa di questo comparto!

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Fp Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti:

“Le segreterie nazionali unitarie dell’igiene ambientale hanno proclamato lo sciopero generale nazionale affinché Governo e Parlamento intervengano con immediatezza sull’art. 177 del Codice degli appalti.

Sono a rischio migliaia di posti di lavoro: questa norma, le cui proroghe applicative scadranno a fine anno, obbliga le aziende concessionarie che hanno ottenuto la concessione senza gara ad esternalizzare l’80% di tutte le attività, anche nei casi in cui le stesse vengano svolte direttamente dal proprio personale.

Non si può pensare di recuperare il gap concorrenziale in caso di concessioni assentite o prorogate senza gara determinando il disfacimento del comparto dei servizi ambientali e dei lavoratori che vi operano.

La norma impatta pesantemente sui costi economici e sociali, obbligando le aziende a spezzettare rapidamente il servizio con gare al ribasso e senza alcuna garanzia dell’applicazione contrattuale di settore e della salvaguardia dei posti di lavoro.

Non possiamo assistere alla destrutturazione di un settore che ha mostrato tutta la sua centralità proprio durante il lockdown permettendo al Paese – nel momento più duro – di continuare a conferire rifiuti senza nessun rallentamento del servizio di raccolta e di pulizia delle città, scongiurando anche un’altra probabile crisi epidemiologica.

Proprio nel momento in cui il PNRR indica la direzione di un maggiore dimensionamento aziendale, della implementazione della capacità impiantistica e della sua industrializzazione, si va nella direzione opposta attraverso una inaccettabile e pericolosa frammentazione.

Anche in Basilicata gli effetti di questa norma saranno nefasti: sono oltre 300 lavoratori interessati e le loro famiglie.

Aziende come l’ACTA di Potenza e l’ASTEA di Lavello (PZ), esempi di professionalità e di buona gestione sul territorio subiranno lo scotto dell’applicazione dell’art. 177 del Codice degli Appalti.

Pertanto i sindacati hanno inviato una lettera ai parlamentari lucani per chiedere di intervenire immediatamente sull’art. 177 Codice degli Appalti, trovando adeguate soluzioni per evitare il disastro in un settore fondamentale ed essenziale per le nostre comunità.

È il tempo di garantire ai lavoratori, alle aziende dei servizi pubblici e a tutte le comunità locali azioni incisive per lo sviluppo di un settore fondamentale e smettere di inseguire lo sciagurato progetto di ‘privatizzazione spezzatino’, senza nessuna regola e senza nessuna tutela per i lavoratori.

Per tutte queste ragioni il prossimo 30 giugno si terrà uno sciopero davanti alla prefettura di Potenza, a partire dalle 9:30, per garantire la difesa del comparto dell’igiene ambientale“.

Così le segreterie regionali di Basilicata Filctem CGIL – Femca e Flaei CISL – Uiltec UIL:

“Come segreterie regionali di Basilicata Filctem CGIL – Femca e Flaei CISL – Uiltec UIL, lo scorso 6 maggio avevamo lanciato un forte e deciso appello alla politica locale e nazionale, al fine di adoperarsi al fine di scongiurare l’applicazione dell’art. 177 del Codice dei Contratti Pubblici (c.d. ‘Nuovo Codice degli Appalti’), come previsto dal Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50 aggiornato con le modifiche, da ultimo, introdotte dal D.L. 16 luglio 2020, n. 76, convertito con modificazioni dalla L. 11 settembre 2020, n. 120, affinché la legge venisse prontamente modificata senza ulteriori rinvii chiedendo alle rispettive segreterie nazionali e a CGIL CISL e UIL di promuovere ed organizzare, unitariamente, una straordinaria mobilitazione a sostegno della vertenza tesa a scongiurare gli effetti nefasti e irreversibili che la vicenda potrebbe determinare.

Avevamo sottolineato il rischio di compromettere seriamente l’equilibrio e la funzionalità nell’ambito dei settori dei servizi pubblici essenziali come quello dell’elettricità, del gas-acqua e del ciclo rifiuti.

L’applicazione della norma infatti prevede l’obbligo, per le aziende dei settori sopra citati, di esternalizzare, entro il 31 dicembre 2021, l’80% delle attività (di importo superiore a 150.000 euro) affidate in concessione senza obbligo di gara.

La misura determinerebbe una importante frammentazione delle attività tale da compromettere irrimediabilmente la possibilità di effettuare i necessari investimenti previsti dal PNRR in ottica di digitalizzazione e riconversione energetica di cui l’Italia necessita nella fase di ripartenza dopo la crisi pandemico-economica.

Inoltre si andrebbe incontro alla perdita di centinaia di posti di lavoro in Basilicata (e circa 150.000 a livello nazionale) oltre che agli importanti impatti sul fronte della continuità e della sicurezza dei servizi erogati (servizi pubblici essenziali) e al rischio di aumento dei costi degli stessi con negative ripercussioni sulle bollette e quindi sulle tasche dei cittadini.

Non si può più aspettare.

Per questo motivo il 30 giugno aderiamo allo sciopero nazionale con un presidio davanti alla Prefettura di Potenza a partire dalle 9:30″.