“Se si fissa un prezzo del gas per l’Italia diverso dal mercato europeo, bisogna chiudere le consegne all’estero”. Ecco le ultime notizie

“Se si fissa un prezzo del gas per l’Italia diverso dal mercato europeo, bisogna chiudere le consegne all’estero.

Non so quanto sia coerente e conveniente per un paese a vocazione manifatturiera.

Specie se poi sui tavoli europei ragioniamo così spesso di solidarietà”.

Lo afferma Stefano Besseghini, presidente dell’autorità per l’Energia (Arera) in una intervista al Corriere della Sera, che aggiunge:

“Fissare un tetto europeo, più basso di quello di mercato, come propone il premier Mario Draghi, prosegue sarebbe diverso.

L’Europa nel suo complesso è un solo grande compratore del prodotto, può provare a fare un prezzo.

Se andiamo incontro a una chiusura delle forniture di gas russo, c’è eccome.

Per la Commissione Ue, il sistema dei pagamenti in rubli viola le sanzioni.

Dunque si va verso uno stop del gas russo a maggio?

E’ un po’ quello che tutti si aspettano, credo che in effetti potrebbe accadere.

In questo caso il rischio di non riempire completamente gli stoccaggi potrebbe esserci.

Bisogna vedere ciò che si riesce a recuperare dagli accordi che l’Italia ha già stretto e da quelli che si sta cercando di concludere ed entreremmo quasi certamente in uno scenario di emergenza, quindi scatterebbe un protocollo che prevede dei distacchi di carico e delle prevalenze fra le utenze.

Per esempio, si limita l’illuminazione notturna e si riduce di un grado o due il riscaldamento negli immobili pubblici e privati?

Di solito sono questi gli interventi.

Lo zoccolo duro di consumo energetico da preservare a tutti i costi sono i servizi pubblici, i servizi sanitari e la produzione industriale mentre altri consumi elettrici non indispensabili verrebbero in qualche maniera gestiti.

Ma la sicurezza dell’approvvigionamento è una responsabilità del governo.

Arera interviene se c’è da lavorare sugli stoccaggi o in qualche aspetto dell’esecuzione.

L’Italia e tutti i paesi europei ora cercano di sostituire il gas russo con il gas liquido…

Il gas liquefatto non ha un mercato pubblico trasparente, nessuno ha davvero idea dei prezzi.

Comunque costa più del gas via gasdotto perché ha un costo industriale superiore, il mercato è globale e c’è molta concorrenza fra compratori”.