Stellantis di Melfi: “Questi lavoratori temono di essere licenziati”! La richiesta urgente

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Rosa UILTUCS e Sannazzaro FILCAMS:

“Mentre si applicano tagli e sacrifici per gli stabilimenti Italiani, Tavarez percepisce una retribuzione che rasenta lo scandalo circa 20 milioni di euro per il 2021, ‘pratica bene e razzola malissimo’; in Italia ed in particolar modo a Melfi si procede allo smantellamento di una linea e della centralità della fabbrica Lucana.

Circa 5 anni fa sono stati investiti oltre 1 miliardo di euro e 1800 assunzioni nello stabilimento di Melfi, arrivando a 7300 dipendenti, mentre oggi assistiamo ad una lenta agonia, fatta di annunci di cassa integrazione, con le ovvie perdite salariali a carico dei lavoratori, un piano di incentivazioni vergognoso: abbiamo perso più di 1000 lavoratori diretti passando difatti a circa 6300 addetti, un futuro fatto ‘forse’ da quattro modelli elettrici con un occupazione rispetto ad oggi dimezzata, tutto questo con il silenzio compiacente da parte di chi doveva almeno tentare di salvare migliaia di posti di lavoro in Basilicata.

Pertanto preannunciamo che, venerdì 22 aprile, (a partire dalle ore 16:00), saremo insieme ai lavoratori della Iscot davanti alla sede della Regione Basilicata, a Potenza, per chiedere un incontro al Presidente della Regione, Vito Bardi e all’Assessore alle attività produttive, Alessandro Galella.

L’obiettivo è quello di avere risposte sul futuro del personale impiegato nei servizi di pulizia nello stabilimento Stellantis di Melfi dove, con gli stop e rallentamenti della produzione, gli operai non sono gli unici a vivere una difficile situazione.

All’interno dello stabilimento di Melfi lavorano anche gli addetti ai servizi di pulizia e quelli addetti al servizio mensa.

Lavoratori invisibili che hanno già sopportato le conseguenze della riduzione degli orari di lavoro e tagli al personale.

Sono circa 40 i precari che sono stati lasciati a casa.

I dipendenti della Iscot, che attualmente sono in cassa integrazione, chiedono, dunque, certezze sul loro futuro.

Sono preoccupati perché temono di perdere l’occupazione al termine del periodo previsto per gli ammortizzatori sociali.

Per questo, venerdì pomeriggio, saremo con loro a denunciare la grave situazione in cui si trovano tutti i lavoratori impiegati nei diversi servizi necessari all’interno dello stabilimento industriale.

Bisogna aprire subito un tavolo di confronto con il presidente Bardi e l’Assessore Galella per discutere degli appalti in essere e di come si potrà evitare un ulteriore taglio di posti di lavoro a danno dei lavoratori Iscot.

Da tempo continuiamo a ripetere che serve un intervento risolutivo da parte delle istituzioni affinché gli impiegati nei servizi di pulizia e ristorazione all’interno dello stabilimento Stellantis siano tutelati come altri.

L’auspicio è che domani si possano avere risposte per tutti i lavoratori a cui servono certezze e non solo promesse”.