Studenti di Potenza e provincia in piazza contro il Ministro Bianchi! I dettagli

Oggi, Mercoledì 9 febbraio, l’Unione degli Studenti Basilicata e le altre rappresentanze degli studenti sono scese insieme in piazza a Potenza, coinvolgendo studenti dal capoluogo e dall’intera provincia per protestare contro:

  • le modalità proposte dal ministro Bianchi per l’esame di maturità che non tengono conto di ben 2 anni di didattica discontinua;
  • percorsi di alternanza scuola-lavoro che non hanno nulla di formativo e che si tramutano in mero sfruttamento senza diritti per lo studente.

Dalla protesta emerge in maniera netta la posizione estremamente critica degli studenti su come il ministro Bianchi si sta occupando delle problematiche che riguardano il sistema scolastico, come si evince da un comunicato:

  • “rispetto all’alternanza scuola-lavoro la politica non sta mettendo in discussione il modello su cui oggi si fondano i percorsi PCTO e non si è minimamente utilizzata nel dibattito degli ultimi giorni la parola ‘sfruttamento’ per far riferimento alla tragica vicenda di Lorenzo Parelli;
  • sul fronte maturità invece, il ministro Bianchi nella giornata di martedì ha incontrato i rappresentanti delle consulte studentesche regionali per discutere di vari temi tra cui proprio l’esame di stato.

Il ministro non è sembrato in nessun modo disponibile a fare un passo indietro rispetto alle modalità da lui proposte negli scorsi giorni per l’esame di maturità, in particolare sulla seconda prova, nonostante il parere negativo espresso anche dal Consiglio superiore della pubblica istruzione sulla reintroduzione della seconda prova”.

Armando Mastromartino, coordinatore dell’Uds Basilicata, conclude:

“Il Ministro continua a decidere in maniera unidirezionale senza dare risposte alle sollecitazioni degli studenti.

È essenziale coinvolgere nelle scelte non solo le consulte ma anche le organizzazioni studentesche che sono a tutti gli effetti corpi rappresentantivi della comunità studentesca.

Continueremo a esprimere il nostro dissenso nelle piazze fin quando ciò non avverrà”.