11 ORE “SOTTO I FERRI” PER RIMUOVERE UN TUMORE PAZZESCO! CORSA CONTRO IL TEMPO AL SAN CARLO DI POTENZA

Più di 11 ore in sala operatoria per rimuovere un tumore al fegato, esteso allo stomaco e ai linfonodi: ecco cosa è successo ad una donna di 50 anni.

La passione ed il lavoro di equipe, che esulano dalle regole della quotidianità (orari e turni) hanno consentito di realizzare, Sabato scorso, un intervento chirurgico di elevata complessità da parte di Nicola D’Alessandro e la sua equipe (Giuseppe Tramutola e Maria Lucia Izzo) in collaborazione con il professore Fulvio Calise, esperto mondiale di chirurgia epatica.

Come si legge in un comunicato del San Carlo, è stato eseguito un intervento di epatectomia sinistra, resezione gastrica e del coledoco, asportazione della colecisti ed estesa linfoadenectomia in una paziente salernitana cinquantenne per una neoplasia estesa del fegato.

Per eseguire l’intervento sono state necessarie quasi 11 ore (dalle 10:25 alle 21:00) e quindi si sono succeduti in sala operatoria due equipe di personale sanitario: i ferristi Gerardo La Salvia e Gerardina Capezio, gli infermieri di sala operatoria Tommaso Maiorino e Annalisa Caputo.

L’equipe anestesiologica è stata coordinata  con grande efficacia e perizia dal direttore Libero Mileti, affiancato da Maria Rossi e Lorenzo Maresca.

Un intervento di tale durata a “cielo aperto” presenta un rischio potenziale importante: bisogna evitare che il paziente riaquisisca il tono muscolare per scongiurare danni seri.

Risultato assicurato con il ricorso a un sistema di pompe che ha garantito un’erogazione costante dei narcotici lungo tutto l’arco dell’intervento.

D’Alessandro ha spiegato:

“Il tempo maggiore è stato impiegato in prevalenza per la parte demolitiva a causa delle tenaci aderenze delle linfoghiandole e della neoplasia con strutture vascolari vitali, il che ha richiesto meticolosità e precisione.

Colgo l’occasione per ringraziare di cuore il professor Fulvio Calise, il quale solo grazie ai rapporti di stima e amicizia consolidati nel tempo, ha offerto la sua collaborazione ricca di passione, di spessore culturale e scientifico, con il piacere di condividere e trasmettere le proprie conoscenze”.

Il direttore generale Rocco A. G. Maglietta ha commentato:

“Un intervento di grande complessità che sarebbe stato eseguito in pochi ospedali italiani è stato reso possibile, ancora una volta, grazie alla collaborazione, la passione e l’expertise del nostro personale e al generoso supporto di un professionista della qualità di Fulvio Calise.

Con queste collaborazioni importanti cresce il nostro sistema sanitario e si risponde al meglio a una domanda di salute sempre più complessa e differenziata”.

Complimenti a questi medici fantastici che quotidianamente mettono la loro professionalità a servizio dei pazienti, riuscendo in imprese d’eccellenza come questa.

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