Atti criminali: il Prefetto di Potenza in provincia per fare il punto della situazione. I dettagli

Il percorso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, in sessione itinerante, si è arricchito, questa mattina, di una nuova tappa nella Sala Consiliare di Palazzo delle Decime a Francavilla in Sinni (PZ), dove il Prefetto di Potenza Michele Campanaro, affiancato dal Questore e dai Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, ha incontrato i Sindaci dei Comuni di Francavilla in Sinni, Castronuovo di Sant’Andrea, Cersosimo, Chiaromonte, Fardella, Roccanova, San Costantino Albanese, San Paolo Albanese, San Severino lucano, Sant’Arcangelo, Teana, Terranova di Pollino, Viggianello, il Commissario Straordinario del Comune di Noepoli e il Commissario Prefettizio del Comune di Senise.

I Sindaci dell’area del “senisese” – propaggine a sud della provincia – hanno accolto l’invito del Prefetto alla necessità di dare risposte concrete alle diversificate istanze di sicurezza provenienti dalle comunità locali, in un ambito territoriale estremamente “polverizzato”, con una popolazione complessiva di poco superiore ai 26.000 abitanti su una estensione di oltre 900 kmq.

Il Rappresentante del Governo ha illustrato, come di consueto, l’andamento della delittuosità che, alla fine del 2023, segna per i 15 Comuni d’Area una flessione del 27,80% rispetto al 2022 del totale complessivo dei delitti denunciati, puntando l’attenzione sui principali fattori di rischio specifico, alimentati da marginalizzazione ed esclusione sociale che impattano direttamente su vivibilità e sicurezza nei piccoli centri del “senisese”, creando sacche di disagio soprattutto giovanile.

“L’evoluzione del concetto di ‘sicurezza urbana’ ha portato sotto i riflettori tutti gli aspetti che minano il sereno vivere civile: tra questi, sicuramente il disagio sociale e l’emarginazione, che rischiano di avere in quest’area territoriale drammatiche conseguenze, con l’aumento del fenomeno del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti” le parole del Prefetto Campanaro che ha ricordato gli esiti dell’attività d’indagine denominata “Seventeen Gang”, condotta lo scorso anno dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Senise nei confronti di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, anche nei confronti di minorenni.

Il Rappresentante del Governo ha, quindi, passato in rassegna la check list delle misure previste dai diversi “Decreti Sicurezza” susseguitisi nel tempo, suggerendo ai Sindaci le tre maggiormente adeguate alle specificità territoriali:

1. Potenziamento dei sistemi di videosorveglianza. L’installazione di nuovi sistemi di sorveglianza o il potenziamento di quelli esistenti sono determinanti, in chiave preventiva e repressiva alla delittuosità comune.

Il Prefetto Campanaro ha ricordato che, entro la fine del mese di aprile, sarà completato, con il parere del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, l’esame istruttorio su 46 progetti di videosorveglianza candidati da altrettanti Comuni del potentino ai finanziamenti sul Fondo di Sicurezza Urbana del Ministero dell’Interno;

2. Estensione del “Controllo di Vicinato” – sono attualmente cinque i Comuni del “senisese” che hanno già sottoscritto il Protocollo – quale modello in grado di favorire il partenariato tra pubblico e privato per rafforzare il controllo del territorio e, al tempo stesso, stimolare il protagonismo dei cittadini, attraverso la diretta partecipazione alla costruzione della coesione sociale;

3. Rafforzamento della Polizia Locale. Perno fondamentale della poliedrica architettura della sicurezza integrata, il Prefetto Campanaro ne ha sollecitato la valorizzazione e l’implementazione degli organici, in alcuni casi totalmente azzerati.

Ha dichiarato il Prefetto Campanaro a conclusione dell’incontro:

“La posta in gioco è alta, perché dobbiamo mantenere questa parte della provincia immune da penetrazioni di criminalità, ordinaria e organizzata.

Per farlo, vanno incrociate le competenze di tutti gli stakeholder coinvolti nella gestione della sicurezza per consolidare la percezione di vicinanza e di fiducia nelle Istituzioni”,