Lo sport è diventato un lusso: caro prezzi anche su nuoto, arti marziali, basket!

“È aumentato tutto”, dicono le persone al supermercato e non si riferiscono solo ai prodotti alimentari.

Spiega today che “nella stangata d’autunno da 5.000 euro a famiglia ci sono bollette, materiale scolastico, libri, riscaldamento, benzina e alimentari, ma a gravare sulle tasche degli italiani da settembre/ottobre ci saranno anche i costi delle attività sportive.

L’amara sorpresa proprio in questi giorni, al momento dell’iscrizione, per un po’ tutti gli sport, anche se poi a registrare i maggiori rincari sono tennis, nuoto, basket e arti marziali.

A calcolare gli aumenti l’Onf – Osservatorio nazionale Federconsumatori, rilevando un aumento medio per i corsi e l’attrezzatura sportiva del 15,9% rispetto al 2022.

Tra gli sport più costosi (prendendo in esame il costo del corso e dell’attrezzatura).

  • il nuoto con un esborso da 1.054 euro l’anno,
  • il tennis con 962 euro e il calcio con 910,80 euro l’anno.
  • Più economica la pallavolo, il cui costo ammonta a 648,50 euro l’anno.
  • Bisogna poi aggiungere le spese di iscrizione che, a seconda del centro sportivo scelto, possono variare mediamente dai 35 ai 150 euro.

Arti marziali e basket: i prezzi delle divise lievitano di oltre il 50%

Studi medici e ricerche confermano che, per promuovere un corretto stile di vita, è indispensabile svolgere abitualmente attività sportiva, ricorda l’associazione dei consumatori, sottolineando che praticare attività fisica con regolarità promuove la crescita e lo sviluppo nell’infanzia, con molteplici benefici per la salute fisica, mentale e cognitiva.

Con questi prezzi e con gli stipendi medi che abbiamo in Italia però anche lo sport sta diventando un lusso.

Basti sapere che le divise di basket e i kimono che si utilizzano nelle arti marziali hanno registrato rincari superiori al 50% in un solo anno (+58% e +55% rispettivamente).

Le cose non vanno molto meglio per i costi delle attrezzature di nuoto (+43%) e tennis (+41%).

Consigli per risparmiare

Per alleggerire in parte i costi sostenuti dalle famiglie è bene ricordare che nella dichiarazione dei redditi è possibile portare in detrazione al 19% le spese sostenute per la pratica sportiva svolta dai ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni.

L’importo massimo detraibile è pari a 210 euro per ciascun ragazzo, da ripartire tra i genitori.

Tale detrazione spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro, il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240.000 euro.

Se i costi per le attività sportive diventano proibitive per il budget familiare si possono trovare delle soluzioni un po’ più economiche.

Nelle scuole e/o parrocchie, nonché gli impianti comunali, si organizzano corsi a costi spesso contenuti rispetto a quelli praticati da centri sportivi e palestre, con risparmi che possono arrivare anche fino al 48%“.