POTENZA: “MENSA INADEGUATA ALL’UNIVERSITÀ. OLTRE UN’ORA DI FILA PER MANGIARE”

“Il servizio mensa dell’Università degli Studi della Basilicata, nel campus di Macchia Romana, è inadeguato”, è quanto denuncia il Consiglio degli studenti.

In una nota di Sebastiano Greco, presidente del consiglio degli studenti si legge:

“L’anno nuovo non ha portato alcun miglioramento per quanto riguarda il servizio mensa dell’Università degli Studi della Basilicata, nel campus di Macchi Romana. È ormai da ottobre che gli studenti dell’Unibas sono costretti ad affrontare lunghe ed interminabili file presso la mensa universitaria, senza tra l’altro che sia stata presa alcuna iniziativa tale da permettere di mitigare o di risolvere il problema. Sin da subito il Consiglio degli studenti ha intrapreso una serie di interlocuzioni atte ad analizzare il problema e favorirne una risoluzione che potesse essere il più possibile definitiva.

È infatti inaccettabile che tutti i giorni ogni studente debba attendere anche più di un’ora per poter ricevere un pasto, in una struttura tra l’altro nuova, che è stata inaugurata soltanto un anno fa, e che ad oggi, anche per le modalità con le quali eroga i pasti, si dimostra essere inadeguata per tutti gli studenti che giornalmente frequentano il campus di Macchia Romana.

Non è possibile pensare di avere un Campus che sia anche centro di cultura e formazione se i servizi che eroga non sono adeguati al numero di persone che giornalmente lo frequentano.

Il Consiglio degli Studenti ha già discusso della questione lo scorso 1 dicembre, affrontando il problema e inviando una prima lettera a tutti gli organi competenti: ARDSU, Università ed Ente gestore, chiedendo che venissero poste in essere tutte le azioni necessarie a mitigare la fila, ed a risolvere definitivamente il problema.

Da tale lettera non è però arrivata alcuna risposta formale, che almeno rassicurasse del lavoro che si sta mettendo in campo per giungere ad una possibile risoluzione. Poiché il dialogo è da sempre la strada maestra per noi, tale lettera è stata nuovamente inviata a tutti gli organi sopra citati, auspicando nuovamente una risposta.

Peccato però che ad oggi ancora tutto tace probabilmente perché nessun intervento è in cantiere e nulla sarà fatto per migliorare lo stato delle cose.

Inoltre è possibile constatare che dall’inizio del nuovo anno, la situazione è addirittura peggiorata.

Continuano infatti ad essere presenti file interminabili per ricevere un pasto, nonostante gli utenti che si usufruiscono del servizio siano minori. Per di più si è potuto constatare che il personale dedicato al servizio di erogazione è addirittura diminuito, aumentando ancor più i tempi di attesa per beneficiare della mensa.

Non è stata attuata, alcuna modifica strutturale per permettere l’erogazione di un maggior numero di pasti, eccezion fatta per quanto riguarda l’installazione di alcune colonnine tendi-nastro, che permettono di aumentare il numero di persone che possono stare in fila all’interno della struttura, evitando così che la fila fuoriesca dalla porta.

Un piccolo accorgimento attuato, si vuol sperare, soltanto per evitare che gli studenti facciano la fila all’esterno della struttura, e non per far apparire che la stessa sia meno lunga.

Dalle dodici e trenta fino alle quattordici, ed in alcuni casi anche fino alle quattordici e trenta, qualsiasi studente che decida di mangiare alla mensa, dovrà attendere molto spesso per un periodo di tempo di circa un’ora per usufruire del servizio. Una situazione tutt’altro che agevole per le migliaia di studenti che tutti i giorni si divincolano tra i corsi e le brevi pause concesse loro, tra le lezioni della mattina e quelle del pomeriggio. Una perdita di tempo importante per ognuno di loro; tempo che potrebbe senz’altro essere impiegato per riprendere la lezione appena seguita, o per portarsi avanti con lo studio.

Tra l’altro in questo mese i corsi del primo semestre si avviano al termine e non osiamo immaginare cosa succederà a marzo, con l’inizio dei corsi del secondo semestre, quando si raggiungerà un nuovo picco di presenza studentesca all’interno del Campus.

Ciò non permetterà a molti studenti di accedere ad uno dei servizi essenziali per una corretta vita universitaria. Se è vero che la pazienza di ognuno ha un limite, il limite della nostra pazienza è stato più che oltrepassato!

Il protrarsi di questa situazione è inaccettabile per tutto il Consiglio Studenti.

Per tale ragione l’intero Consiglio degli Studenti richiama a responsabilità il Gestore del servizio, l’Università e l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (ARDSU), chiedendo, ancora una volta, una rapida risoluzione di tale problematica, che pregiudica seriamente il funzionamento ottimale dell’intero Campus”.