È stata ricevuta ieri da monsignor Davide Carbonaro, arcivescovo metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, una delegazione del Centro Sportivo Italiano, comitato provinciale di Potenza, guidata dal presidente Andrea Schiavone.
A qualche mese dal suo insediamento, l’incontro con Sua Eccellenza è stato fortemente voluto proprio alla vigilia dell’inizio della nuova stagione sportiva per far conoscere quella che è la realtà del CSI Potenza, la mission e i valori che da oltre dieci anni questo comitato propone.
Ad accompagnare i membri del consiglio direttivo del CSI Potenza anche don Salvatore Sabia, Assistente Ecclesiastico del comitato da quasi un anno che ha raccontato al vescovo il suo primo approccio con l’ente sportivo, le iniziative messe in campo e quanto invece si vorrà fare nel futuro, anche alla luce delle imminenti elezioni che potrebbero vedere rieletto il presidente Andrea Schiavone per dare il via quindi ad un nuovo mandato sportivo, con novità e cambiamenti che i tempi richiedono.
Nello specifico si è portato alla luce quanto è stato fatto lo scorso anno proprio a Bucaletto, parrocchia di riferimento di don Salvatore, dove si è tenuto il Natale dello sportivo coinvolgendo i ragazzi dell’oratorio in diverse attività sportive prima di ritrovarsi tutti in chiesa per la celebrazione eucaristica.
Il vescovo ha accolto di buon grado l’iniziativa e ha promesso la sua presenza al Natale dello sportivo che si celebrerà a dicembre.
La parola è passata poi al presidente del CSI Potenza, Andrea Schiavone, il quale ha fatto una panoramica di che cosa è il Centro Sportivo Italiano, la sua estrazione cattolica e la presenza in particolare negli oratori, raccontando di come da un lungo periodo di commissariamento, sia rinato il Comitato di Potenza proprio grazie ai presenti all’incontro (primo consiglio istituito nel 2015) e tante altre che lo hanno supportato, in particolare i giovani, i volontari e tutte le persone che con il tempo si sono formate in ambito sportivo come educatori, arbitri ecc.
“È stato un crescendo negli anni, sempre con l’obiettivo di dare la possibilità a quanti più bambini e ragazzi e in generale ai giovani di avvicinarsi all’attività sportiva, che purtroppo al giorno d’oggi è diventata sempre più un lusso e molti sono costretti a rinunciarvi.
Parlare di sport e oratorio significa andare al cuore della nostra identità, Sport e Fede è un ‘alleanza possibile.
Ci siamo spesi tanto in questi anni e la Diocesi ci ha sostenuto nell’azione educativa e pastorale dello sport e nel ruolo che il CSI può rivestire. È una fiducia vera, forte, sincera che ci carica di entusiasmo e di grandi responsabilità.
L’impegno che prendiamo in questo quadriennio è quello di continuare a lavorare affinché in ogni oratorio si possano generare le condizioni favorevoli per permettere allo sport di riprendere un ruolo centrale nella vita delle nostre parrocchie.
Noi come CSI dobbiamo sempre di più dimostrare di essere credibili nella nostra intenzione vera e sincera di essere al servizio della Diocesi.
Per noi non esistono ragazzi di seria A e ragazzi di serie B lo dimostra anche il fatto che nell’ultimo torneo di calcio a 5, organizzato nella la Festa dello Sport dalla parrocchia di Santa Cecilia, tutte le partite sono state arbitrate dai nostri arbitri e le finali con il doppio arbitro.
La nostra sfida è tendere una mano, far capire che noi ci siamo, e vogliamo farlo fortemente anche all’interno delle parrocchie. Le nostre Chiese non sempre riescono ad offrire l’opportunità di fare sport, ed è per questo che nel nostro piccolo vogliamo tentare di supportarle.
È questo il messaggio che abbiamo voluto portare a Sua Eccellenza, una figura che già in questi pochi mesi ha portato grande entusiasmo tra la gente, voglia di mettersi in gioco”, ha concluso Andrea Schiavone, presidente CSI Potenza.