VINCE 516.000 EURO MA LO STATO NON GLI CONSEGNA I SOLDI! 36 INDAGATI, GIP DI POTENZA HA FISSATO LA DATA DELL’UDIENZA.

VINCE 516.000 EURO MA LO STATO NON GLI CONSEGNA I SOLDI! 36 INDAGATI, GIP DI POTENZA HA FISSATO LA DATA DELL'UDIENZA.

 

36,35,13,6 non sono i numeri che il malcapitato ambulante di Martina Franca, Martino Scialpi giocherà a lotto perché lui la sua schedina l’ha già vinta 35 anni fa eppure oggi ancora aspetta di incassare quel miliardo di lire (che adesso corrispondono a circa 516.000 euro).

Ad oggi sono 36 gli indagati per abuso d’ufficio coinvolti nell’infinita vicenda giudiziaria del mancato pagamento della vincita per un 13 da circa un miliardo di lire realizzato il primo Novembre del 1981.

L’indagine penale è scaturita da una denuncia depositata da Scialpi il 29 Maggio 2014.

La causa civile per adempimento contrattuale avviata al tribunale di Roma è fissata per il 27 Ottobre.

Il gip potentino Michela Tiziana Petrocelli, dopo aver accolto l’opposizione della parte offesa alla richiesta di archiviazione del pubblico ministero, ha fissato l’udienza camerale per il 6 Aprile.

La vicenda penale è approdata a Potenza perché è la sede giudiziaria competente a indagare su vicende che riguardano magistrati in servizio nel distretto della Corte di appello di Lecce, al quale Taranto appartiene.

La schedina è stata dichiarata autentica, ma il ministero delle Finanze e il Coni si sono sempre rifiutati di pagare perchè sostengono che la matrice del tagliando non sia mai arrivata all’archivio corazzato del Totocalcio.

Tra i 36 indagati vi sono i vari presidenti del Coni che si sono succeduti in oltre 30 anni di cause, 11 magistrati dei tribunali di Taranto, Bari e Roma, ufficiali della guardia finanza, un dirigente dell’azienda Monopoli di Stato e alcuni avvocati del foro di Roma, di Taranto e dell’Avvocatura dello Stato.