BAMBINI VITTIME DI MALTRATTAMENTI: L’INCONTRO A POTENZA PER RICONOSCERE I PRIMI SEGNI DI ABUSO

Questa mattina a Potenza, presso la sala Inguscio del Dipartimento delle Politiche della Persona, a partire dalle ore 9.00 e per tutta la mattinata (per il quinto anno consecutivo) si svolgeranno gli Stati Generali della Pediatria di Basilicata.

Il tema che la Società Italiana di Pediatria (SIP) propone quest’anno è “Bambini Indifesi”.

Lo rende noto, in un comunicato stampa, Domenico Armiento, Presidente Società Italiana di Pediatria di Basilicata.

Il programma prevede alcune relazioni medico scientifiche, l’intervento del Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza ed un intervento tecnico giuridico da parte del Giudice presso il Tribunale per i Minorenni di Potenza.

Alle ore 11:30 è prevista la tavola rotonda sui diritti dei bambini: tutti contro l’abuso ed il maltrattamento alla quale parteciperanno esperti di queste problematiche.

Gli Stati Generali della Pediatria rappresentano il momento in cui i pediatri che operano in Basilicata incontrano le Istituzioni per un sereno ed istruttivo confronto informativo.

All’evento di quest’anno hanno aderito il Garante Regionale per l’Infanzia, il Tribunale per i Minorenni di Potenza, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, le Autorità Scolastiche Regionali, psicologi e neuropsichiatri infantili.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute, per abuso dell’infanzia e maltrattamento devono intendersi:

“Tutte le forme di cattivo trattamento fisico e/o affettivo, abuso sessuale, incuria o trattamento negligente nonché sfruttamento sessuale o di altro genere, che comportano un danno reale o potenziale alla salute, alla sopravvivenza, allo sviluppo o alla dignità del bambino, nell’ambito di una relazione di responsabilità, fiducia e potere”.

I dati più recenti italiani provengono dai report del Telefono Azzurro: tra il 2003 ed il 2013 su 12.809 casi di emergenza gestiti dal servizio telefonico 114, la maggior parte riguardava situazioni di abuso e violenza (34,3%) e situazioni derivanti da fattori di rischio familiari (19,5%).

Il riconoscimento dei primi segni di abuso è fondamentale e spesso il Pediatra è il primo ed unico professionista a venire a contatto con la situazione.