POTENZA: DOMANI I MEDICI DI GUARDIA PROTESTERANNO DAVANTI ALLA REGIONE PER I TAGLI DELLE RETRIBUZIONI

A Potenza, domani Martedì 6 Giugno, si terrà una manifestazione regionale dei medici del servizio di continuità assistenziale “contro i tagli delle retribuzioni e le gravi inadempienze contrattuali”.

Dichiara così Roberta Laurino, segretario generale Fp Cgil Basilicata che continua:

“Considerata l’assenza di risposte da parte della Regione Basilicata rispetto alla richiesta di ripristinare l’efficacia di alcune disposizioni contrattuali, previste nell’accordo Integrativo Regionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale approvato con DGR n. 331/2008 relative ad alcuni compensi previsti per i medici di continuità assistenziale, tagli che riducono drasticamente la retribuzione dei lavoratori e considerata l’indisponibilità ad affrontare le tante inadempienze contrattuali da sempre denunciate da questa Organizzazione Sindacale, come Funzione Pubblica CGIL, preannunciamo che il prossimo 6 Giugno, a partire dalle ore 09:00, davanti alla Regione si terrà una manifestazione dei medici del servizio di continuità assistenziale, già in stato di agitazione dallo scorso 11 Maggio.

I medici del servizio di continuità assistenziale, non solo non sono disponibili a vedersi decurtato di circa 1/3 la retribuzione per la mancata erogazione, già a partire dalle spettanze di Aprile, delle indennità di rischio, di usura della macchina propria e relative alla assistenza resa alla popolazione pediatrica, nonostante continuino con responsabilità a svolgere il loro lavoro quotidianamente, ma non ci stanno a subire ancora gravi inadempienze rispetto a questioni e problematiche che denunciamo da anni quali:

la mancata definizione dei compiti del medico, la mancata regolamentazione dell’attività ambulatoriale, la mancata attuazione del servizio di reperibilità, la mancata informatizzazione dei presidi di continuità assistenziale, la mancata regolamentazione delle prestazioni rese ai cittadini fuori regione, il mancato aggiornamento professionale, nonché la mancata retribuzione per le cure prestate ai pazienti in assistenza domiciliare integrata.

Tutte questioni sulle quali i medici nei prossimi giorni faranno pervenire ufficialmente anche una “messa in mora” alla Regione e alle Aziende Sanitarie rispetto ad obblighi contrattuali da sempre violati.

Dopo l’incontro con il presidente Pittella in cui non c’è stata neanche la disponibilità ad affrontare le problematiche che continuano a creare disagio e criticità nella erogazione del servizio di continuità assistenziale, servizio che funziona solo per la totale dedizione dei medici,su manifestazione medici dopo l’assenza di risposte nonostante le diffide a non procedere, e dopo aver avviato un percorso vertenziale davanti al giudice del lavoro sulla questione dei tagli alle retribuzioni che avrà bisogno dei tempi necessari alla giustizia per produrre i suoi effetti, nelle numerose assemblee tenute nei giorni scorsi, i medici hanno deciso di mobilitarsi per far sentire la propria voce rispetto ad un servizio che i questi anni non è mai stato attenzionato per la risoluzione delle tante problematiche organizzative ed inadempienze in danno ai lavoratori a cui oggi la Regione fa incassare solo la beffa dei tagli.

Per tutte queste ragioni, come Funzione Pubblica CGIL saremo accanto ai medici del servizio di continuità assistenziale alla manifestazione del prossimo 6 Giugno”.