Potenza: “Gli sconti un primo passo ma non la soluzione al caro-vita. Migliaia di famiglie della nostra regione in stato di povertà”. La proposta

“L’operazione ‘Trimestre tricolore’ voluta dal Governo, che registra in regione ‘prezzi bloccati’ in 75 attività commerciali, di cui 45 in provincia di Potenza e in 32 di quella di Matera, non risolve il problema del caro-vita.

E’ solo un palliativo, tra l’altro atteso da una verifica nei supermercati e negozi”.

Così Carmine Ferrone (Pd), consigliere Provincia Potenza, per il quale:

“i consumatori lucani non nascondono lo scetticismo.

Il rischio infatti è che l’iniziativa non sia efficace come sperato per altri problemi, come il caro-benzina che pesa sul costo dei prodotti alla voce ‘trasporto’ e che dall’estate continua a vedere la Basilicata tra le regioni con i costi più alti d’Italia.

Gli sconti, con meno entusiasmo del governo vanno considerati un primo passo, ma non la soluzione al caro-vita che coinvolge migliaia di famiglie della nostra regione in stato di povertà, come accertato dall’Istat e altre migliaia in stato di disagio sociale.

Purtroppo la corsa dei prezzi non si ferma e non è destinata a farlo a breve.

L’inflazione registrata dall’Istat al 5,3%, i prezzi del carrello della spesa all’8,3% e quelli dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto +6,6%, indicano che il caro vita non molla la presa sui consumatori.

Siamo profondamenti preoccupati perché a questi dati, ancora molto elevati, si aggiungeranno gli alti costi dei prezzi energetici e dei carburanti alla pompa.

Pertanto è necessario fare a breve una verifica sul ‘Trimestre tricolore’, tenere alta la vigilanza e quanto meno estendere il ‘pacchetto di prodotti a prezzo calmierato’ e il numero di negozi aderenti.

L’istituzione di Osservatori provinciali sui prezzi a Potenza e a Matera può invece diventare uno strumento utile.

È necessario, inoltre, ridurre l’Iva e azzerare le accise e gli oneri di sistema su energia e carburanti.

Condividiamo la posizione delle maggiori associazioni di consumatori: lasciare totale libertà e discrezione alle imprese aderenti al trimestre anti-inflazione non salverà le tasche dei consumatori”.