Potenza: il Serpentone contro l’indifferenza che uccide! Dopo il tragico pestaggio di Stefano…

È di due giorni fa la notizia sul colpo di scena nel processo sulla tragica morte di Stefano Cucchi, il giovane geometra romano deceduto all’ospedale Pertini della Capitale dopo essere stato picchiato e arrestato il 16 Ottobre 2009 per detenzione di droga.

Uno dei cinque Carabinieri imputati, Francesco Tedesco in una denuncia (del 20 Giugno scorso e in tre interrogatori successivi resi davanti al pm di Roma, Giovanni Musarò) ha ricostruito i fatti di quella notte e ha “chiamato in causa” due dei militari a processo per il pestaggio.

Contro l’indifferenza che anima le periferie delle città e la lotta per il rispetto dei diritti inviolabili dell’essere umano sia esso carcerato o uomo libero anche questo rione di Potenza fa sentire la sua voce.

In una nota a firma di Diego Sileo (portavoce Cocuzzo Riparte – S18) si legge:

“Contro l’indifferenza che anima le periferie delle città e la lotta per il rispetto dei diritti inviolabili dell’essere umano sia esso carcerato o uomo libero: questi sono i temi dell’iniziativa gratuita “L’indifferenza uccide” organizzata dall’Associazione “Cocuzzo Riparte – S18” in collaborazione con la Parrocchia “Maria SS. Immacolata” di Potenza e con la concessione di “Stefano Cucchi Onlus”.

Venerdì 9 Novembre alle ore 19:30 presso il salone dell’oratorio di Rione Cocuzzo ci sarà la proiezione del film “Sulla mia pelle” che racconta la storia di Stefano Cucchi, la cui vicenda è ormai da anni nelle prime pagine di tutti i giornali, e un dibattito con Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, guerriera della verità nel nostro tempo.

L’avvicendarsi dei fatti che girano intorno alla storia di Cucchi ha il ritmo di una inchiesta da cui però, prima di tutto, si vuol evincere il dramma umano e psicologico di un essere umano tradito e maltrattato dalle istituzioni, o meglio da certe sue cellule e da certi suoi dipendenti la cui morale non si appoggia più ai valori costituzionali sanciti dall’art. 2 della nostra Costituzione (“Diritti inviolabili”), bensì ad una volontà di potenza concessagli dal loro indiscriminato esercizio di potere.

Altro tema è quello dell’indifferenza che colpisce non solo il corpo della vittima, ma la sua totale libertà di uomo e cittadino: alla richiesta del ragazzo di parlare con il proprio avvocato non verrà mai posta attenzione, negando di fatto un diritto appartenente ad ogni imputato.

Indifferenza anche sulla battaglia intrapresa dai familiari della vittima e, in particolare, dalla sorella del ragazzo Ilaria che, nel corso degli anni si è battuta per chiedere conto alle istituzioni del decesso del fratello, causato con ogni probabilità alle conseguenze del pestaggio subito dal ragazzo nel corso della sua permanenza nella stazione dei carabinieri dove era stato portato dopo l’arresto.

Obiettivo del film non è di sacralizzare la figura di Stefano Cucchi, né di renderla portavoce di un movimento di protesta ed odio nei confronti di certe istituzioni, ma solo quella di umanizzarla, andando oltre ogni strumentazione politica e mediatica, per calarsi meglio dentro il dolore di un ragazzo abbandonato ingiustamente, e attraverso le sue lacrime stendere un atto di accusa contro ogni atto di prevaricazione, di ingiustizia e di violenza.

L’associazione fa sapere che per partecipare alla proiezione è necessario prenotarsi seguendo le istruzioni sulla pagina dell’evento facebook.

A seguire la diretta skype con Ilaria Cucchi”.