Oasi Lago di Pignola: “un bene sottratto alla comunità”. La denuncia

Riceviamo e pubblichiamo una nota del WWF Basilicata:

“Era il 26 novembre 2020 quando come WWF dovemmo chiudere il Centro Visite dell’Oasi e riserva regionale del lago di Pignola su richiesta del Consorzio di Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza, proprietario della struttura.

La motivazione è nota a chi ha seguito le vicende dell’Oasi degli ultimi anni: importanti lavori di risistemazione del centro visita, dei capanni e dei camminamenti dovevano essere realizzati a seguito di un progetto presentato dalla Provincia di Potenza grazie al finanziamento della regione a valere sui fondi del PO-FESR 2014-2020.

La chiusura delle attività di visita e fruizione dell’Oasi al pubblico era effettivamente stata concordata con l’obiettivo di ripartire a lavori ultimati per rilanciare l’area naturalistica riaprendola in piena sintonia con gli enti territoriali competenti.

Sono passati quasi 5 anni, i lavori non sono nemmeno iniziati, la struttura del centro visita ha continuato inesauribilmente a deteriorarsi ed i cancelli sono ancora chiusi, tra il disappunto dei cittadini.

E’ difficile dire di chi sia la responsabilità, certo che addentrarsi nei singoli passaggi di questa storia ricorda un po’ i labirintici percorsi del protagonista del Castello di Kafka in lotta con un impenetrabile sistema burocratico.

Il WWF, che ha comunque effettuato attività di sorveglianza, monitoraggio, pulizia e cura all’interno dell’area, ha ripetutamente sollecitato in primis il Commissario dell’allora Consorzio di Sviluppo Industriale, oggi APIBAS, Luigi Vergari, nel cercare soluzioni che potessero permettere l’inizio dei lavori, complicati fondamentalmente dalle procedure scattate con la messa in liquidazione del Consorzio stesso.

Così come si è rivolto alla Regione Basilicata, per le sue competenze, ma nonostante i ripetuti solleciti e le rassicurazioni ricevute, la situazione ad oggi è ancora bloccata.

Allo stato attuale delle cose la Regione Basilicata dovrebbe procedere all’acquisto dell’area con le relative strutture, come da delibera di Giunta del 19.12.2024, non sappiamo se siano sorti ulteriori difficoltà di carattere amministrativo.

La Provincia di Potenza titolata, come già accennato, ai lavori di ristrutturazione va elogiata pubblicamente per aver svolto compiutamente e con attenzione tutti i passaggi di competenza.

Come già accennato, ai lavori di ristrutturazione dal lato suo ha svolto tutti i passaggi di competenza.

L’Oasi e riserva regionale del Lago di Pignola dovrebbe essere una priorità nelle agende istituzionali: si tratta di un’area protetta di incredibile valore naturalistico, riconosciuta anche area RAMS3AR, zona umida di importanza internazionale, e Zona Speciale di Conservazione appartenente alla Reta Natura 2000 della Unione Europea al cui interno sono state censite più di 150 specie di avifauna, oltre che innumerevoli rettili, anfibi e mammiferi tra cui la rara lontra.

Non solo, dal 1989, anno da cui il WWF ha gestito l’area, migliaia di studenti e visitatori provenienti da tutta Italia ed oltre si sono
formati ed hanno potuto avvicinarsi alla natura in un contesto ambientale unico.

Ed invece anche quest’anno, mentre le 100 oasi del WWF si preparano ad aprire i cancelli per la consueta festa delle
oasi con belle ed interessanti iniziative, l’Oasi di Pignola rimarrà chiusa.

Non è più tollerabile allora che questa situazione possa trascinarsi ulteriormente.

Il WWF rivolge pertanto un appello a tutti i soggetti competenti ed in primis al Commissario Vergari ed all’Assessore all’Ambiente della Regione Basilicata perché si possano iniziare senza più indugi i lavori di ristrutturazione e l’area possa essere restituita alla cittadinanza.

Tutto ciò anche per evitare ulteriori danni alle strutture ed al patrimonio naturalistico che potrebbe anche far scattare sanzioni a livello europeo essendo l’area componente della Rete natura 2000.

A sollecitare la risoluzione della vicenda è intervenuta più volte giustamente anche l’amministrazione comunale di Pignola a testimonianza di
come per il territorio la questione sia importante.

Come WWF rinnoviamo la nostra disponibilità per proseguire nelle attività di conservazione e gestione dell’importante patrimonio naturalistico, con l’obiettivo di farne anche un fondamentale volano di sviluppo del territorio in sintonia con gli enti locali”.